Le scuole sono finite e comincia per i genitori e per i loro figli il periodo più difficile perché le troppe ore libere a disposizione devono essere riempite e mamme e papà spesso non hanno il tempo necessario per organizzare attività ludiche e distensive. Nei giorni scorsi il ministro Giannini aveva lanciato l’idea di non chiudere le scuole in modo che le stesse potessero accogliere i ragazzi anche durante l’estate. Ma non se ne farà nulla… Angela F. Milano

DOPO LE ULTIME interrogazioni e – immancabili – le pizze con i compagni di classe, a metà giugno la maggior parte dei bambini sogna di mettere in pausa gli impegni per dormire fino a tardi e godersi la vacanza. Il rischio però è di vegetare in casa, alle prese con ore e ore di noia. E sono proprio i genitori a preoccuparsi del fatto che i loro figli possano stancarsi a non far nulla. In realtà, a saperli prendere per il giusto verso, i momenti di noia sono un’occasione per i bambini di riflettere, rilassarsi e soprattutto dare sfogo alla creatività. Perché i ragazzi (anche i più piccoli) durante le vacanze non devono avere una vita rigidamente organizzata. Dobbiamo lasciar loro degli spazi vuoti per stimolarli a riempirli con ciò che desiderano. Il «tutto organizzato» tranquillizza i genitori, ma invita i bambini ad un comportamento passivo. Cosa che, ovviamente, non serve per farli crescere.
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