Usi e costumi ’ndranghetisti ricavati dalla lettura dell’ordinanza con la quale la procura di Milano ha mandato in carcere o ai domiciliari quaranta persone in Lombardia.
LA MANGIATA Un pranzo o, più spesso, una cena di lavoro aperta a poche persone del clan. Un’occasione per studiarsi reciprocamente e mettere a punto le strategie di azione.

LA FRITTOLATA Come sopra, ma si svolge in casa, meglio ancora nella casa di campagna. I piatti sono a base di maiale, spesso fritti. L’occasione è stata usata per pesare la consistenza e l’affidabilità di possibili soci. Come alla Mangiata, vi partecipano soltanto gli uomini.

LA CATENA Di ferro. Usata, con crudele parsimonia, per legare o per percuotere chi non paga i debiti.

I BOLIDI Mercedes Cls e Bmw X6 le auto dei boss. Che amano molto le Porsche, e pure le barche.

LE TARANTELLE Sono assegni da portare all’incasso. Assegni la cui copertura è ancora incerta, non garantita. Assegni che ballano, tarantelle appunto.

IL COMPARE Alleato, amico, persona alla quale si è legati da un vincolo indissolubile. Il vocabolo resiste, anche se all’interno del gruppo ormai si parla in italiano. Il dialetto calabrese è lasciato alla ’ndrangheta di una volta.

@pierofachin