Stupiti dal titolo? Immaginavo….

Già, a proposito di immaginazione, ce ne vuole un po’ e un pizzico di coraggio per dire che ieri – nell’ennesima sconfitta della banda Mancini in quel di Napoli – potrebbe essere nata una nuova Grande Inter. Un vagito timido, triste, lacrimoso, ma sempre un vagito resta. Il primo, quello che annuncia il lieto evento.

Elencare i numeri (solo 10 punti in campionato in 10 partite nell’era Mancio, media da retrocessione) sarebbe esercizio sterile.  Bisogna guardare oltre.

L’Inter di Mazzarri avrebbe, per certi tratti, intimidito e schiacciato il rampante Napoli di questo periodo? Elementare Watson: no!

L’Inter di Mancini – in parte – lo ha fatto. Creando gioco. Creando occasioni. Sbagliando, ma “facendo”.
L’arte del “fare” contro quella del “non fare”. Sempre meglio la prima. Anche se poi sbagli. Perchè da lì devi imparare, ripartire, modellare, aggiustare.

Lo stesso condottiero, a fine partita, lo ha detto “Sta nascendo una squadra”.
E tant’è. Non è puerile scusa o banale prender tempo, sperando che la nave non affondi.
E’ lavoro, programmazione, idee.

Già, le idee. Mancini le ha: di gioco, di futuro. Questo è la prima pietra miliare, nel cammino di rinascita.

Poi i giocatori: ci sono, non manca molto. A parte Podolski, inutile paracarro già finito in panchina e fuori dalla lista Europa League, i tasselli Shaqiri, Brozovic e Santon sono e saranno determinanti, per creare il puzzle giusto. Brozovic, in particolare, ci scommetto!, sarà presto ribattezzato “mezza squadra” (un po’ come lo era Stankovic) perchè già ieri – seppur non al 100% – ha dimostrato di saper fare tutto e bene.

Infine la società, che se dimostrerà di essere matura e tenere l’ambiente sereno, senza farsi prendere da crisi di nervi o depressive, darà anch’essa il suo contributo. Per ora lo sta facendo: ecco un altro punto a favore (anche se non arrivano quelli in classifica…).

Diamo ancora un po’ di tempo, per trovare gambe, equilibri, fiducia, serenità, alchimie giuste e un cicinin di fortuna. Qualche ritocco estivo, una preparazione seria, e l’anno prossimo sarà un’altra squadra. Una squadra vera.
Magari non ancora una Grande Inter, ma sulla strada giusta.

Non credi?

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@pedateepalloni