Benvenuti alla Coppa Carnevale, alias Torneo di Viareggio, alias Viareggio Cup World Football Tournament.

Comunque lo si chiami, quest’anno, un vero e proprio flop.

Un pessimo biglietto da visita per il nostro calcio giovanile. Anzi, per l’intero nostro movimento calcistico.

Il motivo? Basta aver visto la partita inaugurale allo stadio Dei Pini: Milan, Psv Eindhoven. Una VERGOGNA.

Come si fa a presentare per il taglio del nastro della prestigiosa kermesse un campo, quello principale, in quelle condizioni?

Una via crucis di buche, fango, sabbia, avvallamenti. Sembrava il terreno su cui si svolge la Parigi – Dakar, non una partita degna di questo nome.

Il risultato? Una baraonda di mischie, calcioni, imprecazioni, palle impazzite. Zero spettacolo, nonostante tutti gli sforzi di “fare calcio” messi in atto dalla squadra rossonera e dagli olandesi.

A ogni azione, un rischio, per l’incolumità degli stessi ragazzi.

Bene ha fatto, dopo la partita, il responsabile del “campionificio” milanista, Filippo Galli, a lamentarsi e “minacciare” di non partecipare più al Viareggio (scelta per altro già presa quest’anno da due top club come Juve e Lazio). Non una puerile scusa post sconfitta, quella del campo. Un dato di fatto: se si vuole fare calcio propositivo, formativo, non si può farlo su terreni “di guerra” simili. Impossibile praticare il possesso palla, il gioco di squadra, gli schemi e le giocate individuali per cui si suda, in allenamento, tutta la settimana.

Cosa avranno pensato le squadre olandesi, americane, indonesiane, argentine, che si sono sobbarcate migliaia di chilometri, di fronte a un campo simile?

Fossi stato io il responsabile di una squadra destinata a quel campo di gioco, avrei detto:
“Io non ci sto. Giocateci voi, organizzatori. Io non mando i miei ragazzi a fare anti-calcio e a rischiare di farsi male per niente”.

Possibile che nessuno ci abbia pensato prima? Possibile fare una figuraccia di questo genere? 

Di mio, ho sempre seguito il Torneo di Viareggio, mi ha sempre appassionato, è sempre stata una straordinaria occasione per scoprire nuove scuole calcistiche e talenti pronti a sbocciare.

L’ho sempre amato, ecco perchè – di fronte a quelle scene – mi sono sentito un po’ tradito. E mi auguro che qualcuno salvi la Coppa Carnevale. Vederla morire non sarebbe un bello scherzo.

O no?

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@pedateepalloni