Paese curioso, l’Italia. Dove per essere ospite delle patrie galere ce la devi mettere tutta, ma proprio tutta. Sei il comandante di una nave, la mandi a schiantare contro gli scogli per fare il grande e ci scappano 32 mort? Uno penserebbe: questo lo mettono dentro . E invece no, arresti domiciliari. Ubriaco alla guida, prendi a pugni e calci gli agenti che ti vogliono arrestare? Non basta, anche in questo caso vai ai domiciliari (episodio avvenuto ieri a Senigallia, Ancona). Ammazzi il cognato (il 28 aprile a Vicenza) per questioni di eredità ? Questa volta vai in galera ma l’avvocato promette che per ragioni di salute ti daranno i domiciliari. Dal 2011 minacci una donna, compi atti osceni, le rendi la vita impossibile, la ricopri di insulti (28 aprile nel Ternano)? Arresti domiciliari. Hai precedenti per rapina, guidi l’auto sotto l’effetto di farmaci, investi un ragazzino di 12 anni e lo riduci in fin di vita (il 20 aprile scorso a Roma, arrestata la donna al volante il 28 aprile)? Arresti domiciliari. Abusi di una bimba di 7 anni (27 aprile a Viterbo)? Domiciliari. E la finisco qui, limitandomi agli ultimissimi giorni. Era solo per dire che andare davvero in carcere pare impossibile. E invece no. Se ci vuoi finire non serve investire, stuprare, menare botte. Basta semplicemente stare dalla parte di chi non ha voce, chi non ha peso perchè non vota, chi è carne da macello per gli esperimenti: di quei cagnolini beagle, insomma destinati alla vivisezione nell’allevamento di Green Hill nel Bresciano. Basta liberare una manciata di cuccioli destinati alla morte che scattano le manette e l’implacabile giustizia fa il suo corso. E i pericolosi liberatori di cani finiscono nel carcere di Verziano. Finalmente giustizia è fatta! Finalmente i criminali sono puniti! Sono 12 persone, fra insegnanti, studenti, casalinghe. A loro vengono imputati: furto in concorso, danneggiamento, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Tre donne, bloccate con altrettanti cani in braccio, devono rispondere anche di rapina impropria. Per loro il pm Ambrogio Cassiani ha chiesto gli arresti domiciliari, mentre per gli altri si e’ pronunciato a favore dell’obbligo di firma. Pare che in serata sia prevista la scarcerazione. Non sappiamo che fine fanno i beagle, questi, una trentina, liberati. Ma purtroppo sappiamo la fine che faranno quelli ancora tenuti a Green Hill.