Una volta si faceva ma non si diceva. Anzi si negava fortemente: <Io mi sono rifatta il seno? Ma quandomai!>, e si negava anche di fronte alle foto che mostravano un <prima> da davanzale piatto e un <dopo> da maggiorata.  Oggi il ricorso al bisturi viene sbandierato e diventa un <plus> in certi concosi di bellezza. E’ il caso di Miss Chirurgia Estetica  2012, eletta mercoledì scorso a Riccione. Trattasi di Fannj Perini, nata a Chioggia il 25 novembre 1973,, infermiera a Bologna, il cui merito consiste nell’essersi rifatta (<principalmente>, dichiara la giuria)  le tette. In giuria, naturalmente, un pool di chirurghi estetici.  E non è tutto: sono state assegnate fasce speciali a signore e signorine alle quali di naturali resta ben poco:  Lorena Cantalupi, Milano, Miss siliconata, Cristina Roncalli, Bergamo, Miss maggiorata chirurgicamente, Anna Salierno, Lecco, Miss botulino, Adele Pagnanelli, Urbino, Miss Rinoplastica, Franca Salerno, Milano, Miss plastica lipollifing, Mary Piscitelli Novara, Miss mastoplastica additiva, Valeria Macchione, Pavia, Miss mastoplastica additiva, Fannj Perini, Bologna, Miss mastoplastica additiva, M.Costanza Melandri, Ravenna, Miss profiloplastica ai piedi, Marcella Moreno, Cagliari, Miss mi sono rifatta tante volte. Quest’ultima mi fa particolarmente tenerezza, chissà quanti complessi ci sono dietro ai quei ritocchinia raffica. Niente in contrario ai <ritocchini>, beninteso, anzi se fatti e portati in maniera intelligente aiutano a vivere meglio. E niente di male  nel volerli ammettere, soprattutto quando sono evidenti. Quel che non riesco a capire è l’esibizione, quasi che la tettona nuova o lo zigomone che prima non c’era siano uno status symbol da mostrare, come un gioiello.  Che sia un ritorno alla <vecchia> donna oggetto che non ha mai cessato di esistere? O che si tratti di un contorto neo-femminismo che proclama <io sono mia e mi rifaccio come mi pare?>. O ancora che non sia altro che un segno dei tempi, un modo di esibirsi, essere  al centro dell’attenzione, magari guadagnandoci qualche comparsata televisiva (e da qui, chissà mai, si può incontrare un uomo <potente> che potrà dare un <ritocchino> alla carriera…). O forse e più banalmemente è solo il sogno di una notte di mezza estate, prima di tornare nell’anonimato. In fondo, in tempi di crisi, anche le tette nuove possono portare un po’ di ottimismo (a potersele permettere).