UNA SETTIMANA, quella appena passata, da segnare con l’evidenziatore. Il sindaco Renzi ha lavorato (quasi) a tempo pieno per la città (una sola capatina romana per la delicata direzione del Pd). Ed ha messo in fila tra lunedì 5 e sabato 10 agosto tre risultati tangibili per Firenze. Cancellata la cittadella della vergogna di Poggiosecco, liberata la facciata della basilica di San Lorenzo con lo spostamento di alcune bancarelle, rilanciato concretamente il progetto Grandi Cascine con l’abbattimento (scenografico come ci ha insegnato dalla pensilina della stazione) dell’ex discoteca Meccanò.
E’ giusto darne atto come è necessario sottolineare che un ’filotto’ di iniziative fiorentine del genere non si vedeva da tempo. Ed è inevitabile chiedersi se un tris del genere sarà bissato. Troppe e tante le sirene romane, gli interessi più «grandi» di Renzi basti pensare all’autunno caldo che attende lui e il suo partito tra assemblee e primarie. Peccato verrebbe da dire riavvolgendo il nastro di questa settimana intensa e ricca di elementi positivi e peccato perché le cose da fare e da portare a termine (tra le tante annunciate dal sindaco) sono diverse (Meccanotessile e tramvia per ricordare qualcosa). Ma il tempo stringe e la fine mandato è dietro l’angolo (maggio 2014 si vota). Renzi da rottamatore nazionale a ricostruttore per Firenze. La settimana da evidenziatore dice così. Ma non sarà mica un sogno di una notte di mezz’estate?