Ho scoperto il mio amore per la scrittura fin da piccola. Avrò avuto otto anni quando la mia maestra Carla ci faceva fare le gare, regalandoci una parola. Su questa noi bambine (ai miei tempi maschi e femmine erano rigorosamente separati), dovevamo scrivere un pensierino. Vinceva chi scriveva il più originale nel minor tempo possibile. Adoravo queste competizioni e scrivevo, scrivevo. Scrivevo come una matta. E ho continuato a farlo. Spesso a sproposito, andando fuori tema alla maturità , per esempio. O nelle troppe lettere d’amore. Scrivere è la mia passione, la mia vita. E come in tutte le passioni, ho avuto i miei alti e i miei bassi, soprattutto nel lavoro. Ma non ho mai smesso di amare le parole, quella magia che regalano. E sono tornata ad essere una divoratrice di libri proprio per migliorare la mia scrittura che non ha più velleità carrieristiche, ma solo di trasmettere emozioni. E ci provo ogni giorno, da cronista di nera o da ‘signora del Pilates’ o del Garuda.  Ho ritrovato dentro di me la bambina che amava scrivere in velocità quei pensierini. Non sapeva quella bimba che la scrittura sarebbe stata la sua amica più fedele in questa vita di dolori e gioie. Non sempre avrà usato le parole migliori, come insegna Carver, ma da qualche tempo ci sta provando. Scrivere e’ vita, è passione.  La mia.