Per quelli che c’erano, ci sono e ci saranno. Oh yes… C’erano quando si perdeva. Ci sono ora che si fa festa. Ci saranno anche domani. Comunque vada. Oh yes…
Per quelli che hanno cantato, pianto e festeggiato. Oh yes…
Per quelli che il basket è lo sport più bello del mondo. Oh yes…
E pure per quelli che il basket è uno sport minore. Oh yes…
Per quelli che continuano a festeggiare e chiedono quando comincia la campagna abbonamenti. Oh yes…
Per quelli che sono già in astinenza. E siamo in tanti. Oh yes…

 Per quelli che sono saliti in fretta sul carro dei vincitori e non vedono l’ora di scendere. State pure giù, ragazzi: non sentiamo il bisogno della vostra compagnia. Oh yes…
Per Stefano Landi. Oh yes…
Perché senza di lui la serie A sarebbe rimasta un sogno lontanissimo. Ci ha messo passione, entusiasmo, forza di volontà oltre a tanti soldi. E’ quello che si merita più di tutti, questa promozione. Oh yes… ..
Per Mike Mitchell, Pino Brumatti e Leandro Casoli: avremmo voluto vederli fare festa con noi. Ma siamo certi che fossero tutti e tre insieme lassù, a fare il tifo. Oh yes…
Per i 1000 di Bologna e i 3500 di via Guasco che avrebbero potuti essere il doppio. Per quelli che hanno fatto i caroselli. E per quelli che si vergognavano a farli ma avrebbero tanto voluti farli. Oh yes…
Per quelli che ci hanno fatto sapere, mentre ancora stavamo festeggiando, che la LegaDue non avrebbe sentito la mancanza di Reggio. Beh, tranquilli: il piacere è reciproco. Oh yes…
Per tutti i Matteo Peppucci del basket: bravissimi a scoprire le pagliuzze negli occhi altrui senza accorgersi delle travi nei propri. Oh yes…

Per tutti quelli che rosicano: più rosicano più noi godiamo. Oh yes…
Per i 30 anni ininterrotti di basket professionistico, le 1047 partite giocate, le sei promozioni conquistate, il palasport sempre pieno. Gli altri ci insegnano come si fa e spariscono, noi siamo ancora lì: in serie A. E bla-bla-bla. Oh yes…
Per tutti quelli che hanno il cuore biancorosso. Oh yes…