Il can can del “cui prodest” è già cominciato: qualcuno sostiene che a lanciare il gas – Sarin o qualunque cosa sia – sull’inerme popolazione siriana siano stati gli stessi ribelli.  Perchè,  è il ragionamento, Assad non poteva essere così stupido da gassare il suo popolo proprio mentre arrivavano gli ispettori dell’Onu.  Ma un dittatore i cui generali sanguinari hanno già ammazzato 100mila  connazionali potrebbe farsi guidare dalla logica? O non è più facile pensare che abbia scelto il momento proprio per accentuare la sua sfida al mondo,  forte dell’appoggio russo? (si sa che per Putin i cattivi sono i ribelli). Si vedrà, Francia e Turchia chiedono un intervento immediato nel caso sia provato l’uso del gas da parte di Assad.

Ma ciò che più salta agli occhi nella vicenda siriana è il grande assente: lo zio Sam. Dov’è finita l’America gendarme del mondo? Siamo passati dall’esportazione della democrazia di Bush all’indifferenza per i più efferati crimini? Obama, se ci sei batti un colpo. Diciamoci la verità:  Barack ci ha fatto battere il cuore quando l’America ha avuto il coraggio di portare alla Casa Bianca uno dei suoi figli neri.  Ma dal punto di vista della politica estera è stato una sonora delusione: semplicemente perchè la politica estera non l’ha fatta, o perlomeno non l’ha fatta seguendo una linea intellegibile.  L’odiato Bush spediva i marines dove pensava fosse necessario, e giusta o sbagliata che fosse la strategia era chiara: l’America intendeva difendere ovunque gli interessi della democrazia occidentale, e quindi anche i suoi, con tutti i mezzi possibili. Obama apparentemente non combatte,  o combatte nascondendosi dietro  suoi droni che in Afghanistan fanno stragi quotidiane.

In Siria, in Egitto, in Iraq sembra non sappia che pesci prendere, tanto che Russia, Cina e altri ormai alzano la voce a piacere condizionando anche le sue scelte e non-scelte.  Ma la famosa “linea rossa” che aveva dichiarato invalicabile per Damasco non solo è stata  è stata valicata più volte, ma beffardamente calpestata senza che sia successo nulla. E mai un  presidente americano aveva lanciato ultimatum a vuoto. Può essere molto pericoloso, mister President. E oltreoceano anche molte colombe (dei falchi non parliamo) stanno cominciando a preoccuparsi.