Quali effetti ha la musica sul feto?

Secondo alcuni studi far ascoltare musica ai bambini nel grembo materno comporta benefici strepitosi. Altri sono più cauti: chi ha ragione e perché?

Foto: Fgorgun/iStock

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Che la musica abbia una serie di effetti positivi sulle persone è un'osservazione quasi scontata, ma non lo è altrettanto se parliamo di bimbi in gestazione, perché le cose in questo caso si complicano e gli studi scientifici divergono. Facciamo dunque il punto sul rapporto tra musica e feto. QUANDO IL FETO SENTE LA MUSICA Intanto, perché la musica possa avere un qualche tipo di influenza, occorre che il nascituro sia in grado di ascoltarla. L'apparato uditivo si forma in media tra la 23° e la 25° settimana di gestazione e continua poi a svilupparsi aumentando l'ampiezza delle frequenze percepite: inizialmente sono avvertite quelle intorno ai cinquecento Hz, alla settimana 31 quelle comprese fra mille e tremila (normalmente, la voce umana staziona fra mille e cinquemila, mentre la musica abbraccia un range maggiore). COME IL FETO SENTE LA MUSICA Lo sviluppo dell'apparato uditivo non è l'unico elemento da valutare, perché il feto è all'interno del ventre della madre, immerso nel liquido amniotico, e di conseguenza sente la musica in modo diverso da come la sentiamo noi. Riceve inoltre altri suoni, come per esempio quello del battito cardiaco materno. GLI EFFETTI POSITIVI DELLA MUSICA Gli studi scientifici divergono sull'influenza esercitata dalla musica sul feto e anche sulla capacità di quest'ultimo di formarsi una memoria dell'esperienza musicale vissuta all'interno del grembo materno. Alcune ricerche sostengono che l'ascolto porta enormi benefici: ad esempio migliore abilità motorie e cognitive, sviluppo del linguaggio più rapido e ciclo del sonno più regolare. Non tutti gli esperti concordano con queste conclusioni, ma c'è un dato positivo: non ci sono ricerche accademiche che ipotizzano effetti negativi. Con un'unica eccezione. ATTENZIONE PERÒ AL VOLUME Numerosi studi hanno evidenziato che l'esposizione a suoni particolarmente intensi non fa bene al nascituro. Vale per coloro che vivono accanto agli aeroporti, ad esempio, e anche per i feti sottoposti a musica superiore agli 80 decibel (li raggiunge anche un aspirapolvere particolarmente rumoroso). Il consiglio che possiamo dare è insomma di non esagerare con il volume e di considerare l'ascolto musicale come un'attività piacevole in primo luogo per la futura mamma e il futuro papà: se poi questo porta benefici al feto allora bene, altrimenti i futuri genitori avranno ascoltato buona musica. Leggi anche: - Running, parlare mentre si corre fa bene? - Viaggiare con il pancione: ecco come farlo in sicurezza - Gli ottimisti dormono meglio, la mindfulness cura l'insonnia