Mercoledì 24 Aprile 2024

Osteoporosi, cinque fake news su fratture e fragilità ossea

Le donne sono 4 volte più esposte degli uomini. La perdita di calcio, l’indebolimento delle articolazioni, sono condizioni diffuse, specie dopo i cinquant’anni, vediamo come difendersi

Radiografie, raggi x, fratture ossa: foto generica

Radiografie, raggi x, fratture ossa: foto generica

Roma, 11 ottobre 2018 - Cinque milioni di persone in Italia sono a rischio fratture da osteoporosi, le donne sono 4 volte più esposte degli uomini. La perdita di calcio nelle ossa e l’indebolimento delle articolazioni è una condizione diffusa, specialmente dopo i cinquant’anni. Vediamo cinque condizioni di rischio 

1) L’osteoporosi lancia campanelli d’allarme VERO Spesso si tende a considerare l’osteoporosi come conseguenza inevitabile dovuta all’invecchiamento, sottovalutando la presenza di fattori di rischio come la familiarità o fratture da fragilità ossea, che devono essere considerate campanelli d’allarme, oppure un sensibile calo di statura e dolore a carico della colonna vertebrale 

2) Osteoporosi e artrosi sono la stessa cosa FALSO L’artrosi è una malattia degenerativa cronica che colpisce le articolazioni (anca, ginocchio, spalla) che può arrivare a causare una limitazione delle funzioni, a volte dolorosa. L’osteoporosi è una patologia che colpisce le ossa dello scheletro

3) L’osteoporosi è una malattia esclusivamente femminile FALSO Negli uomini l’incidenza dell’osteoporosi è molto più bassa, ma esiste. E i danni conseguenti alle fratture da fragilità dopo cadute accidentali che si verificano nell’uomo possono essere anche molto gravi: la disabilità che ne deriva è più frequente

4) La vitamina D ha un ruolo marginale FALSO La vitamina D svolge un ruolo fondamentale, insostituibile, alla stessa stregua di un ormone in endocrinologia. L’esposizione al sole consente al nostro organismo di produrre vitamina D, ma per scarsa esposizione ai raggi solari, o per fattori legati al tipo di pelle, i livelli ottimali di concentrazione di vitamina a livello ematico non si raggiungono, ed è opportuno in questi casi porre rimedio

5) Si possono limitare i danni per cadute nell’anziano VERO Esiste una strategia complessa, in geriatria, per limitare le cadute accidentali nell’anziano, e relative fratture. Le linee guida raccomandano ancora (i) la vitamina D. Ma occorre diffondere di pari passo (ii) la ginnastica in acqua o gli esercizi in palestra al fine di mantenere il senso dell'equilibrio. Consigliabile anche (iii) indossare scarpe e indumenti idonei per evitare inciampi, (iv) eliminare gli ostacoli in ambiente domestico, (v) curare l’alimentazione, la vista e l’udito (fattori chiave per limitare le cadute rovinose e mantenere i riflessi pronti) ricorrendo (vi) al consiglio del medico