Giovedì 25 Aprile 2024

Il parto in acqua è meno doloroso

Lo sostiene uno studio condotto dall'Unità di Ostetricia e ginecologia dell'Arnas-Civico di Palermo

Foto: ideabug/iStock

Foto: ideabug/iStock

Il dolore è minore se si partorisce in acqua: ecco ciò che emerge da uno studio che è stato condotto dall’equipe di ricercatori dell’Unità di Ostetricia e ginecologia dell'Arnas-Civico di Palermo. Sotto esame 120 partorienti, 81 delle quali hanno avuto il travaglio o il parto in acqua, 39 invece fuori dalla vasca. Alle mamme è stato richiesto di indossare uno smartwatch con l’app realizzata da Pharma Mum Italia. Le gestanti hanno così potuto registrare l’inizio e la fine di ogni contrazione, indicandone anche l’intensità (alta, media o bassa). Al contempo, medici e ostetriche hanno verificato con uno smartphone collegato all’app la frequenza, la durata e l’intensità delle contrazioni della donna nella vasca, tenendo sotto controllo la sua frequenza cardiaca. PARTO IN ACQUA: I BENEFICI In Italia non tutti i centri ospedalieri danno la possibilità di partorire in acqua, una pratica invece più diffusa in Nord Europa e in Inghilterra, dove quasi l’80% delle donne sceglie la vasca per travaglio e parto. “Per coloro che hanno travagli lunghi, con contrazioni prolungate e molto dolorose e fastidiose, l’acqua genera dei benefici incredibili poiché i recettori a livello cutaneo ritardano la percezione del dolore a livello cerebrale”, ha spiegato Sara Amato, coordinatrice delle ostetriche dell’ARNAS-Civico di Palermo. “L'acqua calda – ha confermato poi il professore Luigi Alio, direttore del reparto – dona relax e riduce il dolore perché le endorfine ritardano la percezione dolorosa a livello cerebrale. La diminuzione del dolore comporta anche una diminuzione della frequenza cardiaca. Le tecnologie impiegate nello studio ci hanno permesso di misurare nella vasca del parto in acqua, oltre ai parametri cui eravamo abituati con il tradizionale cardiotocografo, anche la frequenza cardiaca della donna che partorisce in acqua”. I RISULTATI DELLO STUDIO Ciò che è emerso è che in ogni rilevazione la frequenza cardiaca delle donne che hanno avuto travaglio e parto in acqua è stata più bassa di quella delle gestanti che hanno partorito in maniera tradizionale. La frequenza cardiaca si abbassa perché diminuisce il dolore, grazie alle endorfine, gli ormoni del benessere, rilasciate dal corpo a contatto con l’acqua. Leggi anche: - Spray nasale contro la dipendenza da gioco d'azzardo - Starnutire a bocca e naso chiusi non è una buona idea - Quanta sporcizia si nasconde nel vostro tappeto?