I ristoranti low cost degli chef stellati

Cinque trattorie e bistrot a prezzi accessibili, firmati da star della cucina come Cannavacciuolo, Bottura e Romito

Lo chef Antonino Cannavacciuolo ha aperto due bistrot - Foto: ufficio stampa

Lo chef Antonino Cannavacciuolo ha aperto due bistrot - Foto: ufficio stampa

Roma, 16 maggio 2018 - Se per i comuni mortali mangiare in un ristorante stellato è un sogno proibitivo, visto il conto che spesso arriva a duecento euro e oltre, un'alternativa più accessibile esiste. Molti grandi chef stanno aprendo locali, bistrot e trattorie che propongono cucina di alto livello a prezzi umani: l'esperienza non sarà la stessa di una cena alla casa madre, ma permette almeno di avvicinarsi all'arte di Bottura, Cannavacciuolo, Romito e altri maestri dei fornelli senza dissanguare il portafogli. Per esempio, nei cinque ristoranti low cost degli chef stellati che segnaliamo qui sotto. I BISTROT DI ANTONINO CANNAVACCIUOLO Titolare del due stelle Villa Crespi e popolarissima chef-star, Cannavacciuolo ha aperto due eleganti distaccamenti a Novara e a Torino, dove gustare una cucina che fonde con inventiva la tradizione del sud e del nord Italia. Il primo bistrot (che ha anche una zona bar per colazioni, pranzi veloci e aperitivi) offre due menu degustazione (65 e 80 euro), il secondo uno da 75. Menu alla carta con prezzi dai 20 ai 30 euro circa. FRANCESCHETTA58 DI MASSIMO BOTTURA Il nome fa un chiaro riferimento all'Osteria Francescana dello chef Massimo Bottura, ristorante tre stelle da tempo nel gotha dei migliori del mondo in assoluto. In un'atmosfera informale ma di gusto, la Franceschetta58 di Modena propone cucina regionale moderna in varie soluzioni: menu alla carta con prezzi dai 9 euro degli antipasti ai 16 dei secondi, due menu degustazione (uno da 48 e uno da 65) e un menu per pranzo da 25 euro con due portate e il dolce. SPAZIO DI NIKO ROMITO Lo chef prodigio abruzzese, titolare del tristellato Reale Casadonna, ha lanciato tre ristoranti fedeli alla sua filosofia culinaria, ma a prezzi calmierati. Dietro i fornelli ci sono gli studenti della sua scuola di cucina, coordinati dalla casa madre Reale: piatti semplici (in apparenza), puliti, eseguiti con precisione e rigore, serviti in contesti sempre curatissimi ma meno formali. Dopo Rivisondoli e Milano, l'ultimo arrivato è Spazio a Roma, che oltre al ristorante ha anche un'area per colazione, pranzi veloci e spuntini. Portate a partire da 15 euro; da non perdere i celebri cappelletti di scampi in brodo di crostacei e dragoncello. CHIC&QUICK DI CLAUDIO SADLER Una "trattoria moderna" – così si autodefinisce – proprio di fianco al due stelle di Sadler a Milano. Aperto nel 2007, lo Chic&Quick è un pioniere dei ristoranti a costo accessibile aperti dai grandi chef. Alla carta si spende dai 15 euro a portata; solo su prenotazione è disponibile il menu tandem, 90 euro per due persone con antipasto, primo, secondo e dessert (vino escluso). LA PIOLA DI ENRICO CRIPPA Al piano sopra il Piazza Duomo, tre stelle Michelin guidato dal genio dello chef Enrico Crippa, al piano sotto La Piola, rivisitazione della classica trattoria piemontese con piatti regionali e prezzi alla mano. E allora: tajarin, vitello tonnato, battuta di Fassona, finanziera, con un approccio più tradizionale ma le stesse materie prime di altissima qualità del vicino di casa stellato. Il menu del giorno è scritto sulla lavagna; si spende intorno ai 40-50 euro scegliendo alla carta, le degustazioni costano 60 euro (tre portate) e 80 (quattro portate), entrambe con vino. Leggi anche: - Guida Michelin 2018, schiaffo alla cucina-spettacolo - Da Cracco a Bottura, ecco gli chef italiani che guadagnano di più - Uno chef italiano alla conquista della Francia