Lunedì 22 Aprile 2024

Hanno inventato il Baileys vegano

Il celebre liquore a base di whiskey irlandese e crema di latte è stato declinato in una versione senza lattosio. Pare che sia un successo

Foto: Baileys/Diageo

Foto: Baileys/Diageo

Sempre più persone nel mondo adottano una dieta vegetariana o vegana e di conseguenza molti produttori di cibo e molti ristoratori hanno corretto il tiro per soddisfare le nuove esigenze della clientela. In linea di massima, il mondo degli alcolici è rimasto a guardare, perché sostanzialmente non interessato dalla tendenza: un rum o una vodka, per dire, sono già per loro stessa natura vegani. C'era però un'eccezione rappresentata dal Baileys, liquore a base di irish whiskey e crema di latte, che recentemente ha smesso di essere un problema per coloro che si nutrono in maniera differente: è stato infatti realizzato Baileys Almande, che replica la ricetta tradizionale eliminando però il lattosio. IL BAILEYS VEGANO Dato per acquisito che il whisky irlandese è un ingrediente che non crea problemi (arriva tutto dalla Old Midleton Distillery), la sfida era di sostituire la crema di latte con qualcosa che più o meno ne ricordasse la consistenza e il contributo in termini di sapore. La soluzione trovata prevede il ricorso alla vaniglia e a oli ed essenze di mandorle tritate. Ovviamente, la ricetta è segreta. DAGLI USA AL RESTO DEL MONDO Il liquore così ottenuto è stato sottoposto al giudizio dell'American Vegetarian Association (AVA), chiamata in causa perché gli Stati Uniti erano stati scelti come primo territorio di commercializzazione del Baileys Almande. Quando l'AVA ha dato il suo ok, certificando il lactose-free, è iniziata la verifica pratica. Qui le cose si complicano un poco, perché è difficile valutare esattamente quante bottiglie sono state vendute e quanto alto è stato il gradimento. Sembra però che tutto sia andato come sperato da Diageo, società che possiede la R. A. Bailey & C. di Dublino: secondo quanto dichiarato da Stephanie Gaunt, Senior Innovation Manager di Baileys, “da quando è stato lanciato negli Stati Uniti siamo stati letteralmente sommersi dalle richieste di proporlo anche negli altri mercati”. Leggi anche: - La rinascita dei whisky australiani - Il ritorno di un gin storico - Cos'è Linie, l'acquavite di Norvegia