Giovedì 18 Aprile 2024

Dottor Google: sempre più ricerche in Internet, sempre più ansia

Oltre il 97% delle persone ricerca informazioni sanitarie online. Ma spesso i risultati sono inaffidabili e portatori d’ansia

Foto: PeopleImages/iStock

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Andare al pronto soccorso o rivolgersi al medico di famiglia? Quale accertamento sarebbe meglio fare? A quale specialista rivolgersi? C’è un farmaco da banco che può alleviare il disturbo? Spesso il disorientamento è la sensazione prevalente di chi ha bisogno di un medico. E sempre più spesso Internet è la fonte a cui si ricorre per avere risposte: il 97,6% delle persone, infatti, ricerca autonomamente informazioni sulla salute online. Il dato emerge da un questionario somministrato a un campione di 250 pazienti del Centro Medico Santagostino, realtà sanitaria polispecialistica presente a Milano e a Bologna. I DETTAGLI DELLA RICERCA Sono due gli aspetti attorno ai quali si concentrano gli interessi: i sintomi (75,9%) e le patologie (73,9%). Al terzo posto le ricerche sui farmaci, con il 67,6% delle risposte (modalità di somministrazione, effetti collaterali...), a cui seguono le informazioni riguardanti gli esami e l’interpretazione dei referti. Il grande primato dei portali di informazione (Wikipedia, Mypersonaltrainer) rispetto alle altre fonti di informazione (il 78% degli intervistati dichiara di ricorrervi), è anche dovuto alla forza del loro posizionamento, visto che compaiono tra i primi risultati nel momento in cui si effettuano ricerche su Google. Anche i forum vengono ritenuti in ogni caso una fonte d’informazione valida da circa il 50% dei partecipanti, mentre il 57% considera affidabili i siti specializzati, come quelli gestiti dalle strutture sanitarie e ospedaliere. I siti di recensioni e i social network si classificano come le fonti di informazione meno utilizzate, scelti rispettivamente dal 19% e dal 6% dei partecipanti. PERCHÉ RIVOLGERSI A INTERNET? Per oltre metà del campione le informazioni reperite in Rete sono “utili per farsi un'idea”, ma il 32% dei pazienti coinvolti ha dichiarato di aver bisogno di un ulteriore parere (non necessariamente di uno specialista) prima di procedere, mentre il 18% circa ha affermato di ricercare ulteriori informazioni in Rete così da avere un confronto ancora più preciso. Nel 70,2% dei casi è stato però chiesto il parere del medico. ATTENZIONE ALLA CYBERCONDRIA “Le auto-diagnosi online possono fare più male che bene”, commenta Michele Cucchi, psichiatra e direttore sanitario del Centro Medico Santagostino: “I motori di ricerca spesso forniscono informazioni irrilevanti, che possono portare a una diagnosi sbagliata, a un auto-trattamento scorretto e a possibili danni per la salute”. Una ricerca di qualche anno fa effettuata dall’Information Systems School della Queensland University, ha valutato l’efficacia dei risultati di Google e Bing in risposta a ricerche su temi medici: solo tre dei primi 10 risultati sono stati molto utili per l’auto-diagnosi e solo la metà della top 10 è stata in qualche modo rilevante per l’auto-diagnosi della condizione medica. “Il rischio è di cadere nella 'cybercondria': se non si ottiene una diagnosi chiara dopo una ricerca, probabilmente si è tentati di continuare a cercare. E così si rischia di incorrere in una medicina iper-prescrittiva che rincorre i sintomi e alimenta l’ansia”. LA SOLUZIONE? UNA MEDICINA INCENTRATA SUL PAZIENTE “Le persone cercano sempre una risposta precisa alla loro condizione”, spiega Cucchi: “Non accettano il “non so”, “non capisco bene”, quindi preferiscono credere spesso a una spiegazione alternativa trovata sul web, magari senza basi scientifiche. Ma alla fine Internet purtroppo fa sì che l’ansia aumenti e non diminuisca, perché manca la rassicurazione del case manager, il medico. Tornare a creare fiducia da parte dei pazienti è compito di noi medici, soprattutto concentrandoci di più sul malato che sulla malattia”. Leggi anche: - Hot Yoga, i benefici per corpo e mente - Le strategie per riprendere l'attività fisica dopo le vacanze - I consigli per una corretta igiene orale