Martedì 23 Aprile 2024

Dieta, un digiuno di 24 ore fa ringiovanire l'intestino

Rimanere a dieta per un giorno intero ripristina la funzionalità delle cellule staminali intestinali e non è una cosa da poco, dicono gli scienziati

(Foto: iStock/nehopelon)

(Foto: iStock/nehopelon)

Un gruppo di ricercatori del MIT impegnato nella ricerca sui tumori ha dimostrato che, quantomeno nei topi, un digiuno della durata di 24 ore è in grado di migliorare la capacità di rigenerazione delle cellule staminali intestinali. I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista Cell Stem, ci dicono qualcosa di nuovo sui meccanismi di funzionamento dell'intestino, offrendo spunti di riflessioni su come accompagnare la cura di alcune patologie gravi. DAI CARBOIDRATI AGLI ACIDI GRASSI Per studiare l'impatto della dieta sulle cellule staminali dell'intestino, i ricercatori si sono affidati a un gruppo di topi, che includeva esemplari giovani e adulti. È stato così possibile osservare che, dopo un solo giorno di digiuno, le cellule sotto esame hanno iniziato a comportarsi in modo diverso: hanno cioè smesso di bruciare carboidrati e iniziato a bruciare i grassi, ottenendo in cambio una migliore funzionalità. STAMINALI E INVECCHIAMENTO Come spiega il prof. Omer Yilmaz, del Koch Institute del MIT per la ricerca sui tumori, le cellule staminali intestinali svolgono un ruolo chiave, poiché danno origine ai diversi tipi di cellule che popolano l'ultima parte dell'apparato digerente. Tuttavia, dice Yilmaz, nel corso dell'invecchiamento la risposta delle cellule staminali diminuisce, "compromettendo la capacità dell'intestino di auto-ripararsi". COSA SUCCEDE DIGIUNANDO 24 ORE Semplificando e in estrema sintesi, il team si è accorto che il digiuno attiva dei fattori di trascrizione detti PPAR (ossia delle proteine che aiutano la conversione del DNA in RNA), che, quando sono invece spenti, impediscono alle cellule di bruciare acidi grassi, sfavorendo la rigenerazione delle cellule staminali. I benefici della dieta hanno riguardato sia i topi giovani che quelli anziani, ma è proprio il risultato ottenuto in questi ultimi che ha stupito i ricercatori, perché come sottolinea uno dei coautori, "è stato sufficiente attivare una via metabolica per invertire una caratteristica legata all'età". IL DIGIUNO SERVE DAVVERO? Nonostante l'indagine abbia coinvolto al momento solo i topi, la scoperta è potenzialmente significativa in chiave umana, in particolare per quanto riguarda le terapie sul tratto digestivo inferiore. Un digiuno sotto stretta osservazione medica potrebbe ad esempio aiutare alcuni pazienti al termine di una chemioterapia o dopo avere superato un'infezione gastrointestinale. Si tratta ovviamente di congetture che andranno verificate con ulteriori approfondimenti, il cui scopo sarà anche quello di capire se la dieta ferrea possa avere lo stesso effetto"ringiovanente" anche sul altre parti del corpo.