Roma, 12 marzo 2018 - Nessun nuovo paziente affetto da sclerosi multipla dovrà iniziare il trattamento con Zinbryta. È l'indicazione che arriva dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), dopo la comunicazione dell'Agenzia europea dei farmaci (Ema) sulla sospensione all'autorizzazione all'immissione in commercio e il richiamo dal mercato con effetto immediato di questo farmaco. La sospensione fa seguito a casi di encefalite immuno-mediata e meningoencefalite che si sono verificati in alcuni pazienti trattati. I medici, rileva l'Aifa, «devono contattare immediatamente i pazienti che hanno in trattamento con Zinbryta per discutere le opzioni alternative».
Chi interrompe questa terapia deve essere informato che, aggiunge l'Aifa in una nota informativa, «anche fino a sei mesi dopo l'interruzione del trattamento», possono verificarsi reazioni avverse e dovrà contattare immediatamente il medico se compaiono nuovi sintomi quali febbre prolungata, cefalea grave, nausea o vomito. I pazienti che interrompono il trattamento dovranno inoltre essere monitorati almeno mensilmente fino a 6 mesi dopo l'ultima dose. Zinbryta è un anticorpo monoclonale indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da sclerosi multipla, nelle forme recidivanti che hanno avuto una risposta inadeguata ad almeno due terapie modificanti la malattia e per i quali è controindicato il trattamento con qualsiasi altra terapia modificante la malattia.