"Giocare troppo ai videogame può portare alla malattia mentale"

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito il disturbo del gaming e lo ha riconosciuto come una malattia internazionale

La sindrome da videogame è ora una malattia diagnosticabile - foto Pekic Istock

La sindrome da videogame è ora una malattia diagnosticabile - foto Pekic Istock

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso di includere per la prima volta nella lista delle malattie il "disturbo del gioco". Si tratta di una sindrome causata dall'eccessiva esposizione ai videogame, una conclusione a cui l'OMS è giunta dopo un decennio di monitoraggio dell'impatto dei giochi per computer sulle persone. IL DISTURBO DEL GAMING L'OMS ha optato per la classificazione dei disturbi creati dai videogiochi nel campo delle malattie mentali. Il documento diramato e ripreso da New Scientist è una sorta di manuale diagnostico, secondo cui una persona risulta affetta dalla sindrome da videogame quando "il gioco ha la precedenza sugli altri interessi della vita" e quando questa condizione perdura per oltre un anno. Si stima che la proporzione di videogiocatori con un serio problema vada dallo 0,2 al 5%. Questo tipo di disturbo viene considerato un sottoinsieme del più ampio disturbo del gioco. I RISCHI DEI VIDEOGAME L'OMS non ha elencato altre malattie collegate alla tecnologia, come la cosiddetta dipendenza da smartphone o Internet: per ora non ci sono abbastanza prove per poterli definire disturbi reali. Secondo Vladimir Poznyak, del Dipartimento di salute mentale e abuso di sostanze dell'OMS, "I medici devono riconoscere che il disturbo del gioco può avere gravi conseguenze per la salute. La maggior parte delle persone che giocano ai videogame non ha un disturbo, proprio come la maggior parte delle persone che bevono alcolici. Ma in alcune circostanze un uso eccessivo può portare a effetti negativi". L'OMS è anche al lavoro per la definizione di un disturbo collegato al binge watching, la visione compulsiva di serie TV.