Yogabeats: il metodo ideato da David Sye arriva in Italia

Le sue lezioni sono affollatissime, grazie all’energia e al divertimento che riesce a creare durante la pratica dello Yogabeats: David Sye, 55 anni, è un personaggio molto particolare. Figlio del celebre Frankie Vaughan, cantante pop inglese che negli anni Sessanta ebbe successo con le sue melodie romantiche, è cugino di Amy Winehouse. Ricoperto di tatuaggi, Sye pratica yoga da 30 anni. Ma il metodo tradizionale gli stava stretto e così ha ideato e diffuso un nuovo tipo di yoga, lo Yogabeats, che mescola la musica rock ai movimenti tipici della pratica più classica. Lo yoga l’ha salvato da interventi dolorosi e oggi è diventato una missione, anche in contesti decisamente sorprendenti, come nelle zone di guerra, dalla Bosnia alla Serbia, passando per Israele. COS’E’ LO YOGABEATS David Sye non ama gli schemi e le restrizioni, tanto da dire che oggi i maestri di yoga non sanno godersi la vita perché predicano l’astensione da proteine, glutine e gioia. Non ama pure la mancanza di spontaneità, che definisce “una festa che soffia la mente di tutti i sensi”. Il suo Yogabeats vuole essere puro divertimento, una pratica guidata dalla musica e dai ritmi, che non usa posizioni fisse quanto piuttosto micromosse, movimenti continui che non bloccano i muscoli o disturbano il flusso sanguigno. L’obiettivo è di lasciarsi andare e divertirsi, ottenendo vitalità, equilibrio e flessibilità, indipendentemente dall'età o dall'esperienza. YOGABEATS A MILANO I curiosi di questa pratica potranno incontrare lo stesso Sye a Milano, il 13 e 14 gennaio e il 10 e 11 febbraio, presso l’Associazione Culturale ArtèYoga in via Giuseppe Meda. In una recente intervista ha detto che insegnerà “a non stare fermi, a vivere in movimento, a essere curiosi e instancabili come i bambini. Insomma, siate rock”. Leggi anche: - Hot Yoga, i benefici per corpo e mente - I gusti non sono 5 ma 6. Ecco il sapore del calcio - La gratitudine fa bene alla salute: allenatela così