Il porno fa male al sesso, ecco perché

La pornografia, soprattutto su internet, mette a rischio la salute sessuale fisica e psicologica di adolescenti e giovani. Lo racconta un nuovo studio

Il porno online riduce le prestazioni sessuali - foto Scyther5 Istock

Il porno online riduce le prestazioni sessuali - foto Scyther5 Istock

Chi preferisce il sesso teorico della pornografia a quello reale, corre il rischio di finire in una trappola complicata. Consumare pornografia porta ad avere difficoltà nel sesso vero: lo spiega uno studio appena presentato al meeting annuale della American Urological Association, a Boston. LA RICERCA Nel lavorare all'indagine, i ricercatori hanno esaminato 312 uomini, di età compresa tra 20 e 40 anni, che sono stati in una clinica di urologia di San Diego per il trattamento della disfunzione erettile. Quello che è emerso è che il 26% ha dichiarato di aver visto la pornografia meno di una volta alla settimana, il 25% una o due volte alla settimana, il 21% da tre a cinque volte a settimana, il 5% da 6 a 10 dieci volte, il 4% oltre 11 volte a settimana. Di tutti i partecipanti, il 72% utilizzava prevalentemente il computer o lo smartphone (62%) come strumento per la visualizzazione di video. Anche le donne sono risultate fare uso di materiale pornografico: una più ridotta indagine ha rivelato che circa il 40 per cento delle donne guardare video hard. Leggi anche: Porno 2.0 nel mirino della satira web. "Se guardi e basta, ti viene la faccia da Pd" DIPENDENZA DA PORNO Il dato chiave è che il 3,4% degli uomini ha dichiarato di preferire masturbarsi di fronte a immagini pornografiche rispetto a un vero rapporto sessuale e i ricercatori hanno trovato una relazione statistica tra la dipendenza dal porno e la disfunzione sessuale. "Le cause organiche della disfunzione erettile in questa fascia di età sono estremamente basse, così questo fenomeno si deve spiegare in altro modo”, spiega il ricercatore Matthew Christman, "L'uso di pornografia può essere una tessera del puzzle, anche se non l'unica”. I consumatori di pornografia soffrirebbero di una sorta di “biologia della dipendenza”, in cui il comportamento sessuale agisce sul cervello come una droga, attivando un sistema di ricompensa simile a quello scatenato dalla cocaina e dalle metamfetamine, che possono condurre a comportamenti ricorrenti, si legge nel paper. Leggi anche: Da magnaccia a nemico del porno INTERNET PEGGIORA LE COSE In particolare emerge che la pornografia su Internet esercita uno stimolo così forte da elevare la soglia di “tolleranza” a immagini hard nelle persone e creare dipendenza simile a quella dei narcotici, abbassando la capacità nella loro risposta sessuale. In sostanza più si consuma pornografia online, più si rischia la disfunzione erettile di fronte a momenti di sesso con un partner, dato che per eccitarsi adeguatamente serve una carica di immagini di tipo pornografico. Il contatto con immagini pornografiche rischia anche di creare aspettative irrealistiche nei giovani e inesperti, una sorta di “ansia da libido” che si verifica quando il sesso del mondo reale non corrisponde a quello intercettato online: paragonare le performance viste nei video hard alle proprie può generare stati di ansia, spiega il dottor Joseph Alukal della New York University. Leggi anche: Amore e sesso: quali sono le coppie che durano di più? ADOLESCENTI A RISCHIO Il quadro che emerge solleva preoccupazioni sulla sessualità degli adolescenti, influenzata dalla pornografia web: "L'esposizione alla pornografia su internet condiziona la vita sessuale degli adolescenti", dichiarato Christman, che raccomanda ai genitori di passare del tempo con i figli, rimanere in sintonia con loro e monitorare l'accesso a contenuti pornografici. Anche perché questa dipendenza potrebbe portare all'incapacità di provare soddisfazione nei rapporti sessuali veri. Leggi anche: Panda a rischio estinzione? “Aiutiamoli con i video porno”