Doll Therapy, la bambola svedese per curare con le emozioni

L'ospedale Molinette di Torino propone sedute con la bambola svedese per curare la demenza senile. Ecco che cos'è

La Doll Therapy a Torino per curare la demenza senile - foto robertodavid istock

La Doll Therapy a Torino per curare la demenza senile - foto robertodavid istock

La Doll Therapy arriva in un ospedale italiano: il Reparto di Geriatria e Malattie Metaboliche dell’Osso dell'Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino inizierà a curare la demenza senile con sedute di Doll Therapy. Sscopriamo di più su questo nuovo curioso metodo per affrontare alcune patologie che colpiscono gli anziani. CHE COSA È LA DOLL THERAPY La cura delle bambole è un trattamento non farmacologico pensato per sviluppare l'empatia e le emozioni. È stato messo a punto in Svezia da un’idea della psicoterapeuta Britt Marie Egedius Jakobsson, che utilizzava una bambola per stimolare suo figlio affetto da autismo. Aplicata ora sugli anziani affetti da vari tipi di demenza, la Doll Therapy prevede di affidare ai pazienti queste bambole, di cui si devono prendere cura per migliorare in alcuni aspetti comportamentali. UN PAESE SEMPRE PIÙ ANZIANO Secondo le stime dell’ISTAT 2017, gli ultrasessantacinquenni nel 2001 costituivano il 18% della popolazione italiana, oggi raggiungono il 22% e nel 2043 saranno oltre il 32%. L’aspettativa di vita cresce, ma parallelamente cresce anche lo sviluppo di patologie tipiche dell’invecchiamento, come la demenza, un fenomeno che ha un forte impatto sia sulla vita del malato che su quella della famiglia che se ne occupa. Solo nel nostro Paese sono 1,2 milioni le persone che ne sono affette e le terapie farmacologiche hanno un’efficacia limitata. NUOVE CURE CONTRO LA DEMENZA Le linee guida dell’International Psychogeriatric Association per il trattamento dei disturbi del comportamento nei pazienti dementi suggeriscono di combinare farmaci e interventi non farmacologic i, tenendo sempre in considerazione la storia della persona, i suoi interessi e le sue capacità. Oltre a quelle tradizionali, si cercano così nuove soluzioni al trattamento di queste patologie, e fra queste rientra la Doll Therapy. GLI STUDI SULLA DOLL THERAPY La terapia della bambola ha lo scopo di offrire benefici in diverse sfere della vita degli anziani, dal comportamento all’umore. Secondo gli studi, la Doll Therapy ha poi conseguenze su cognitività, affettività e socialità, migliorando così i rapporti con l’equipe medica e con i familiari, come dimostrato dalle ricerche di Mitchell & O’Donnell nel 2013 e Turner & Sheperd nel 2014. Secondo i ricercatori la bambola è utile per ridurre disturbi di tipo comportamentale, come aggressività e ansia, favorendo i processi di memoria e di rilassamento, sonno compreso. MIGLIORA L'EMPATIALa professoressa Lorna Mackenzie, in un articolo apparso sull’International 'Journal of the British Geriatrics Society', racconta dell’indagine sugli atteggiamenti degli anziani in relazione alla bambola, avvenuta registrando il tipo e la frequenza di interazioni tra soggetto e oggetto. Gli anziani sorridono e parlano alla loro bambola, se ne prendono cura e, grazie a essa, riescono a interagire con il personale medico e con altri pazienti. EMOZIONI E CDOMPORTAMENTO I miglioramenti dunque valgono soprattutto per la risposta emotiva. Anche se non mancano problemi connessi alla terapia, come liti tra i vari pazienti per la proprietà della bambola, tentativi di nutrirla con cibo vero o qualche maltrattamento nei confronti dell’oggetto. Il caregiving nei confronti della bambola da parte degli anziani affetti da demenza si traduce anche in miglioramenti nella cura di se stessi e in un atteggiamento più rilassato e meno annoiato. Avere qualcuno di cui occuparsi rende i pazienti più propositivi e partecipi nelle attività quotidiane della struttura in cui sono ricoverati.