Martedì 23 Aprile 2024

Orsi polari: l'estinzione è più vicina

Un nuovo studio rivede al rialzo le esigenze di cibo dell'orso polare e ipotizza che possa estinguersi più rapidamente di quanto previsto, a causa del riscaldamento globale

Foto: Alexey_Seafarer/iStock

Foto: Alexey_Seafarer/iStock

Che gli orsi polari fossero a rischio di estinzione non lo scopriamo ora, ma la loro scomparsa potrebbe giungere prima di quanto preventivato: una ricerca condotta dall'Università della California, in tandem con lo United States Geological Survey, ha infatti scoperto che il metabolismo di questi predatori è sensibilmente più alto di quanto ipotizzato dagli scienziati. Hanno insomma bisogno di molto più cibo, cosa che si scontra con la progressiva riduzione dei ghiacci artici, loro naturale ambiente di caccia, a causa del surriscaldamento globale. QUANTO DEVE MANGIARE UN ORSO? I ricercatori hanno monitorato nove orsi polari per tre anni di seguito, ogni mese di aprile. Ciò che hanno scoperto è che un esemplare adulto ha bisogno, per essere in piena salute, di mangiare almeno una foca adulta (o tre cuccioli) ogni dieci giorni. Si tratta di esigenze maggiori del 50% rispetto a quanto ipotizzato in precedenza. Inoltre, se un orso non riesce a cacciare quanto dovrebbe, cosa che è accaduta a cinque dei nove monitorati, allora la perdita di peso è notevole: addirittura venti chili nell'arco di dieci giorni. ATTENDERE LE FOCHE COSTA ENERGIE Il contributo maggiore al 50% in più è arrivato da un'attività che si pensava costasse poche energie: l'attesa, attorno alle buche nel ghiaccio, che una foca facesse capolino per respirare in modo da catturarla e mangiarla. L'appostamento è invece risultato piuttosto impegnativo, per il metabolismo, e di conseguenza è aumentata la stima del cibo necessario alla sopravvivenza. Il problema è che la riduzione dei ghiacci artici sta anche limitando i luoghi nei quali gli orsi possono trovare le buche e mettersi in attesa, non visti. ARTICO E RISCALDAMENTO GLOBALE Un problema aggiuntivo è che il riscaldamento globale avanza nell'Artico a una velocità doppia rispetto alla media del resto del mondo. L'impossibilità, o la difficoltà di cacciare foche spinge così gli orsi polari a nuotare fino alla terra ferma in cerca di uova di oca o di rifiuti stipati nei cassonetti degli insediamenti umani: fonti di nutrimento che però arrivano tardi e che rischiano di non essere sufficienti. Leggi anche: - Nato cucciolo di orso polare in Scozia, il primo in 25 anni - Il video straziante dell'orso polare che muore di fame - L'inquinamento acustico fa male agli uccelli