Mercoledì 24 Aprile 2024

I ragni decidono con attenzione quando è il caso di volare

I ragni possono spiccare il volo sfruttando la tecnica del balloonig, che non è per niente casuale, dice un nuovo studio

Volare, oh oh! (Foto: aminkorea/iStock)

Volare, oh oh! (Foto: aminkorea/iStock)

A chi soffre di aracnofobia non piacerà sapere che i ragni possono piovere anche dal cielo. Sono infatti diverse le specie che sfruttano la propria seta per spiccare il volo: la tecnica, nota agli scienziati con il termine balloonig (dall'inglese balloon, che significa mongolfiera) consente agli aracnidi di percorrere lunghi tragitti trasportati dal vento. Un team dell'Università tecnica di Berlino ha ora approfondito l'argomento, documentando per la prima volta che come i ragni, da bravi piloti, valutino attentamente le condizioni meteo prima effettuare il decollo.

A proposito: perché ai ragni piace tanto entrare nelle auto? PRONTI AL DECOLLO Per comprendere meglio i meccanismi del ballooning, la squadra coordinata da Moonsung Cho ha collocato 14 esemplari di ragni-granchio del genere Xysticus all'aria aperta, sopra una piattaforma a mo' di fungo allestita nel Lilienthal Park di Berlino, lo stesso in cui il pioniere dell'aviazione Otto Lilienthal testò i suoi primi modelli di aliante. In un secondo esperimento gli scienziati hanno anche messo i ragni all'interno di una mini galleria del vento, in cui è stato possibile controllare velocità e temperatura della brezza.BISOGNA ATTENDERE IL MOMENTO GIUSTO I test hanno messo in luce la meticolosa preparazione del piano di volo, che prevede il sollevamento le zampe anteriori per un tempo di circa 6 secondi con lo scopo di verificare la velocità e la direzione delle correnti d'aria. Nelle giornate fredde e troppo ventose i ragni hanno ad esempio deciso di rimanere ancorati a terra, rannicchiandosi in un angolo della piattaforma. Il decollo è avvenuto solo quando le condizioni sono state ritenute ottimali: con una brezza tiepida non più forte di 3 metri al secondo gli aracnidi hanno sollevato il proprio addome e "sparato" fino a 60 fili di seta, che andavano a creare un paracadute triangolare, utile per farsi trascinare dal vento. I risultati delle osservazioni sono stati pubblicati su questo paper online; qui sotto trovate invece un video di Science che mostra alcuni degli esperimenti condotti.