Mercoledì 24 Aprile 2024

Come fanno gli uccelli a orientarsi mentre volano?

Gli uccelli hanno un sesto senso magnetico, grazie al quale riescono a mantenere la rotta quando si librano in aria

(Foto: 4FR/iStock)

(Foto: 4FR/iStock)

Due studi paralleli pubblicati rispettivamente su Current Biology e Journal of the Royal Society Interface sembrano confermare quello che si ipotizzava già da tempo: per orientarsi durante il volo, gli uccelli utilizzano una "bussola biologica" all'interno degli occhi, che permette loro di percepire il campo magnetico terrestre. CHE COSA SI SAPEVA La magnetorecezione, ossia il "sesto senso" per il campo magnetico, non è una prerogativa solo degli uccelli, ma riguarda diverse specie animali, tra cui ad esempio le api, i cetacei e forse anche i cani. Studi precedenti hanno messo in relazione la magnetorecezione con una classe di proteine chiamate criptocromi, che sono sensibili alla luce blu e di norma svolgono una funzione nella regolazione dei ritmi circadiani (cioè l'orologio biologico umano). UNO SGUARDO "MAGNETICO" In particolare, alcuni scienziati avevano raccolto prove sul fatto che la capacità di orientarsi attraverso il campo magnetico fosse da attribuire a una Cry4, un criptocromo presente negli occhi di svariati animali. I dati raccolti suggerivano inoltre che la magnetorecezione dipendesse dalla luce blu: in altre parole, i volatili riuscirebbero a mettere in funzione la propria bussola magnetica solo in presenza di una determinata lunghezza d'onda dello spettro visibile. UNA BUSSOLA ATTIVA 24 ORE SU 24 Per certificare quanto scoperto finora, le squadre dell'Università di Oldenburg (Germania) e dell'Università di Lund (Svezia) hanno rispettivamente esaminato il pettirosso e il diamante mandarino, due specie di uccelli passeriformi. In entrambi i casi, i ricercatori hanno studiato l'espressione genica di tre criptocromi (Cry1, Cry2 e Cry4) nel cervello, nei muscoli e negli occhi. Hanno così verificato che mentre la produzione delle prime due proteine oscilla in base ai ritmi circadiani, i livelli di Cry4 rimangono costanti nel corso della giornata, proprio come ci si aspetterebbe da una bussola che deve rimanere sempre "accesa". IN ROTTA VERSO CASA Le indagini hanno anche evidenziato l'accumulo di Cry4 in una regione della retina dove vengono catturate molte radiazioni luminose; il che rappresenta un argomento a favore del fatto che la magnetorecezione dipenda dalla luce. Lo studio sui pettirossi ha poi dimostrato che l'espressione del criptocromo subisce un'impennata nella stagione migratoria, in perfetta sintonia con il bisogno di orientarsi nel cielo per lunghi tragitti. Altre questioni irrisolte, dicono gli scienziati, potranno essere approfondite in futuro, aprendo la strada a una comprensione più profonda di cosa significhi vedere il mondo con gli occhi di un uccello.