Giovedì 18 Aprile 2024

Strage di Sciacca: Lav presenta denuncia contro ignoti

Indagini a tappeto per individuare i responsabili dell'uccisione di 40 cani. Almeno di altri trenta randagi si sarebbero perse le tracce. "Un attentato anche alla salute pubblica, si convochi il Comitato per la sicurezza"

Cani randagi in una foto L.Gallitto

Cani randagi in una foto L.Gallitto

Roma, 19 febbraio 2018 - Sale a quaranta, ma si parla di un totale di 70 randagi complessivi tra quelli deceduti e quelli che risultano introvabili , il bilancio della strage di Sciacca. Un'azione di morte che non ha precedenti.

LAV, con il suo Ufficio Legale, sta predisponendo una denuncia contro ignoti e sollecita indagini accurate affinché i responsabili - per i quali il Codice penale prevede una pena fino a due anni - siano individuati, fermati nei loro propositi “killer” e assicurati alla giustizia. Inoltre LAV chiede che i Carabinieri inviino servizi specializzati come il Soarda (nuova denominazione nata dalla fusione di competenze tra l’Arma dei Carabinieri e i Forestali nel campo dei reati in danno degli animali, ex Noa), poiché quanto accaduto è di estrema gravità sia in termini di animali uccisi che di tutela della salute pubblica.

“In considerazione della estrema gravità di questa strage e dei rischi per altri animali, ma anche per le persone, chiediamo al Prefetto di convocare subito il Comitato provinciale per la sicurezza con tutte le forze di polizia per controlli speciali su rivenditori di sostanze potenzialmente velenose e nelle zone più a rischio – dichiara Ilaria Innocenti, responsabile Area Animali Familiari LAV – E se fosse confermato l'avvelenamento, come finora riferito dai mezzi d’informazione, chiediamo al Comune una bonifica immediata della zona invitando la popolazione ad adottare misure di precauzione e a segnalare i possibili colpevoli e/o complicità”. In una lettera inviata in queste ore al Presidente della Regione Musumeci, LAV lo sollecita ad attuare subito il Programma LAV contro il randagismo - da lui firmato per le elezioni del novembre scorso - e ad intervenire sull’ASP di Agrigento affinché, invece di emanare circolari in cui ricorda le leggi in vigore, dia piena applicazione alla normativa di contrasto al randagismo procedendo al più presto con un Piano di sterilizzazioni e campagne di microchippatura dei cani, ed effettui una serrata vigilanza e controllo sui randagi e sugli avvelenamenti, conclude la nota. [email protected]