Enpa chiede che il Giro d'Italia annulli il passaggio a Sciacca

Questa la richiesta avanzata dalla presidente della Protezione animali, Carla Rocchi, dopo la strage che è costata la vita ad almeno quaranta randagi

Giro d'Italia in una foto di repertorio

Giro d'Italia in una foto di repertorio

Roma, 19 febbraio 2018 – Annullare il passaggio del Giro d’Italia attraverso la città di Sciacca, programmato nella quinta tappa della corsa ciclistica. E’ quanto chiede la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, al direttore del Giro, Mario Vegni. Un gesto di grande e profonda sensibilità che – spiega Rocchi – sarebbe apprezzato dalla stragrande maggioranza degli italiani. 

La richiesta di Enpa, che ieri è intervenuta sul luogo del massacro con i volontari di Catania e Adrano (Catania) in collaborazione con la Sezione di Agrigento, nasce dall’indifferenza finora ostentata dal Comune alle richieste dell’associazione di contrastare l’emergenza randagismo con misure di prevenzione e di contrasto che, come previsto dalla normativa nazionale e regionale, garantiscano la tutela degli animali. Tale indifferenza, secondo Enpa, è alla base dei ripetuti avvelenamenti verificatisi in passato sul territorio comunale di Sciacca e della strage di questi giorni, costata la vita a una quarantina di animali. 

Purtroppo – sottolinea l’associazione – neanche il massacro sembra avere indotto le autorità a un cambio di passo, poiché, nulla di certo è dato sapere né sulla bonifica dei luoghi né sul recupero dei cani sopravvissuti. Nulla, insomma, sembra scuotere il Comune dal torpore. «In attesa che la magistratura accerti le responsabilità penali dell’accaduto e che gli elettori facciano valere quelle politiche – dichiara Rocchi – chiediamo a una manifestazione sportiva tanto prestigiosa e amata, come appunto il Giro d’Italia, di farsi portatrice di un messaggio di civiltà e di contribuire alla protezione di tantissimi animali che, purtroppo, sono vittime delle croniche inadempienze delle nostre istituzioni». Così chiude la nota dell'Enpa. [email protected]