Giovedì 18 Aprile 2024

"Sciacca ma non solo. E' ben più vasta l'Italia dei bocconi avvelenati"

Secondo Aidaa si può ipotizzare una cifra di circa 30.000 animali morti ogni anno per le esche killer. Una realtà che le istituzioni non vogliono vedere, accusa l'associazione

Cane in una foto L.Gallitto

Cane in una foto L.Gallitto

Roma, 24 febbraio 2017 - Basta scorrere le pagine dei giornali online delle ultime ventiquattrore per rendersi conto come il fenomeno degli avvelenamenti di cani e gatti sia tutt'altro che circoscritto a Sciacca. Sono almeno una quindicina le testate nazionali e  locali che riportano notizie di stragi di cani e gatti avvelenati in diverse zone d'Italia e di ritrovamenti preventivi di bocconi avvelenati ad Avellino ed a San Martino Buonalbergo in provincia di Verona. La strage odierna va da nord a Sud e comprende le provincie di Milano, Cesena, Agrigento, Arezzo, Trapani, Napoli, Bari, per citarne alcune.

Ma la strage è continua e se ieri i cani uccisi con le polpette di cui parlano i giornali sono stati 26, i dati riferiti all'ultima settimana parlano di oltre 400 cani morti per avvelenamento in nove regioni italiane con punte di oltre 100 nella sola Sicilia. E' quanto riferisce una nota di AIDAA.   

"Sono dati che se proiettati su scala annuale fanno venire i brividi - sottolinea Lorenzo Croce presidente di AIDAA - oggi ci fa piacere che tutti scoprano il fenomeno che a Sciacca ha visto solo la punta dell'iceberg, mentre noi da anni, insieme a poche altre associazioni, denunciamo come sempre più diffuso e sempre meno punito dei bocconi avvelenati. Non bisogna essere maestri per fare questi conti - conclude Croce - basta dare un'occhiata attenta giorno per giorno ai giornali che riportano queste notizie online per rendersi conto che il fenomeno dei cani avvelenati supera abbondantemente quota 30.000 all'anno", conclude la nota di AIDAA. [email protected]