Catturato, e subito liberato, l'Orso Francesco che ha mangiato quattro pecore

Udine. All'animale è stato applicato un nuovo radiocollare per seguirne meglio gli spostamenti e attivare le misure di prevenzione a difesa del bestiame

Orso in cattività in una foto L.Gallitto

Orso in cattività in una foto L.Gallitto

Udine, 23 aprile 2018  - Nella notte fra giovedì 19 e venerdì 20 aprile, nell'ambito del progetto "Interreg Nat2Care", è stato catturato e subito rimesso in libertà l'orso biondo Francesco-M4, il plantigrado cui era stato messo il collare per la prima volta nel maggio di due anni fa, allora proveniente dal Trentino, dove è nato nel 2008, fratello di M3, esemplare dal mantello bianco, entrambi figli dell'orsa KJ2. Francesco, nella notte fra venerdì 13 e sabato 14 aprile scorsi, era riuscito a scavalcare il recinto di un allevamento di ovini nel borgo di Pani a Enemonzo (Udine), predando e cibandosi di quattro pecore.

La cattura è avvenuta proprio presso questa stessa azienda, grazie al fondamentale contributo dei proprietari che hanno permesso all'equipe guidata dall'Università di Udine di sistemare la gabbia sui loro terreni. "L'operazione - spiega Stefano Filacorda, coordinatore dei progetti sulla fauna selvatica per l'Università di Udine - è ancor più importante in questo momento, perché grazie al nuovo collare sarà possibile seguire Francesco, che, sebbene da diversi anni avesse ormai assunto un regime alimentare vegetariano, ha tornato invece a manifestare comportamenti predatori". In particolare, l'equipe ha provveduto a togliere il vecchio collare di cui l'orso era stato dotato nel 2016 e che era programmato per staccarsi automaticamente nel maggio prossimo.

Il nuovo collare permetterà di seguire i movimenti dell'orso fino all'agosto del 2019. "Francesco - ricorda Filacorda - prima di giungere in Friuli, era purtroppo tristemente noto in Trentino e in Veneto per il suo comportamento predatorio". Comportamento che è tornato a manifestare due fine settimana fa, spinto molto probabilmente dalla fame. "Ci sembra tanto più importante seguirlo d'ora in poi - aggiunge Filacorda - per capire quanto il suo comportamento risulti potenzialmente dannoso e, nel caso, poter avvertire in tempo allevatori e forestali al fine di adottare strategie adeguate.

Monitorare questi animali è importante non solo dal punto di vista scientifico, ma anche per prevenire danni e capire quando e perché ci possono essere situazioni di rischio". Al momento della cattura - la nona fra catture e ricatture eseguite dall'Università di Udine - Francesco, che oggi ha 10 anni d'età, pesava 187 chili, ovvero lo stesso peso registrato due anni fa al momento della prima cattura. Attualmente, dunque, sono ben 3, sui 6-10 presenti in regione, gli orsi attivamente monitorati dall'Università di Udine in Friuli Venezia Giulia: con Francesco, Elisio, collarato nel giugno dello scorso anno e Mirtillo, collarato soltanto dieci giorni fa. "Una situazione - evidenzia Filacorda - che testimonia per l'Ateneo friulano un ruolo rilevante nel settore della ricerca a livello nazionale e come supporto alla gestione della specie".