Mercoledì 24 Aprile 2024

Palio di Legnano: cavallo abbattuto. Lav ipotizza reati e denunce

Lega antivivisezione attacca duramente gli organizzatori per l'epilogo dell'incidente avvenuto durante le prove

Il cavallo a terra dopo l'incidente

Il cavallo a terra dopo l'incidente

Milano, 9 aprile 2018 - "Gravissimo incidente durante le corse di addestramento per il palio di Legnano, svoltesi sabato 7 aprile al Centro Ippico La Stella. Durante la seconda corsa delle otto in programma, il cavallo montato da Dino Pes ha avuto un cedimento alle zampe anteriori ed è crollato a terra, coinvolgendo nella caduta i cavalli che sopraggiungevano a gran velocità, in particolare quelli montati da Martin Ballesteros e da Gavino Sanna. Il fantino Pes ha avuto la peggio rimediando diversi traumi ed un problema al polmone, per Sanna, invece, si ipotizza la rottura della tibia. Il cavallo è stato sedato e trasportato in una clinica specializzata, anche se da subito le sue condizioni sono apparse molto gravi, tanto da non lasciare speranza ed essere successivamente soppresso. L'ennesima vittima di un mondo nel quale i cavalli non sono altro che uno strumento di lavoro, sacrificabili agli interessi umani, da usare finché producono reddito e assicurano alte prestazioni sportive". Si legge in una nota della Lav, Lega Anti vivisezione.

"La vita di questo cavallo - si legge - pesa sulle coscienze di tutti: sulle amministrazioni comunali che continuano a far svolgere queste manifestazioni, sui fantini che partecipano per i premi in denaro, e su un pubblico che non è assolutamente dalla parte dei cavalli e che andrà a vedere il Palio di Legnano, che in passato ha già visto abbattere e morire il cavallo Balosso, senza rendersi conto di quello che c'è dietro queste manifestazioni. In relazione alla tragica morte di questo cavallo, fatto su cui la Lav di riserva ogni ulteriore azione legale contro gli eventuali responsabili, si potrebbe configurare il reato previsto dall'articolo 544 bis del codice penale, secondo cui 'Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni', nonché il reato previsto dall'articolo 544 ter del codice penale - 'maltrattamento di animali' per cui 'Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. (...). La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell'animale'. Così si chiude la nota della LAV. [email protected]