Martedì 16 Aprile 2024

Perquisizioni a tappeto a Sciacca: il veleno era un insetticida da agricoltura

Agrigento. Il prodotto può essere acquistato solo da persone munite di apposito patentino. Elementi utili dalle riprese delle telecamere

Cucciolino morto a Sciacca

Cucciolino morto a Sciacca.

Roma, 20 febbraio 2018 - Alcune perquisizioni sono state effettuate dai carabinieri di Sciacca (Agrigento) nell'ambito dell'indagine della procura della Repubblica per risalire ai responsabili della morte di quaranta cani che sono stati avvelenati nei giorni scorsi in località Muciare. Le analisi sui bocconi avvelenati che hanno causato la «mattanza» hanno rivelato che la morte è stata causata da un potente insetticida, di quelli usati abitualmente come disinfestante in agricoltura, acquistabile solo da persone in possesso di un apposito patentino.

I controlli dei militari, che al momento hanno dato esito negativo, hanno riguardato i soggetti in possesso di questa autorizzazione. I magistrati, inoltre, hanno disposto il sequestro di alcuni documenti dagli uffici del comune di Sciacca relativi alla gestione da parte dell'ente del problema del randagismo. Non ci sono ancora indagati, ma sono state già sentite diverse persone considerate «informate sui fatti». L'inchiesta è affidata al  sostituto procuratore Michele Marrone e sul campo lavorano gli uomini dell'Arma che hanno sequestrato i filmati di due telecamere di sicurezza installate nella zona dove è avvenuta la strage,  in località Muciare. Le apparecchiature sono di proprietà di due aziende che hanno la loro sede nell'area. La visione avrebbe permesso di individuare particolari utili per  risalire all'identità degli avvelenatori. 

Fervono i preparativi, intanto, per il raduno di animalisti provenienti da tutta la Sicilia e da diverse altre zone d'Italia in programma domenica. «Sarà una manifestazione pacifica», assicurano  gli animalisti.

«Siamo certi che le forze dell'ordine e la magistratura riusciranno a individuare e assicurare alla giustizia gli autori di questa barbarie - dice Franco Andaloro, delegato WWF per la Sicilia - ma è anche necessario che siano prese subito misure più drastiche affinché non possano ripetersi più eventi drammatici come questo». Stamattina al comune il sindaco Francesca Valenti ha presieduto un vertice con i veterinari del servizio pubblico. L'Asp di Agrigento ha annunciato una intensa campagna di sterilizzazioni a tappeto. Il Comune avrebbe anche chiamato una ditta specializzata per bonificare l'intera zona dove si teme siano sparsi altri bocconi avvelenati. Si tratterebbe, secondo indiscrezioni, di alette di pollo condite con l'insetticida letale. Tutto il terreno dove sono stati trovati i corpi di circa quaranta cani, ma altri venti almeno mancano all'appello secondo i volontari, è stato posto sotto sequestro.

Il caso della strage di Sciacca, intanto, sta provocando una vera tempesta politica che tocca non solo la Sicilia. Il presidente della Regione Miccichè ha proposto l'istituzione di una Commissione parlamentare sul randagismo, ipotesi scartata dal Movimento 5stelle. Secondo i grillini occorre convogliare maggiori risorse ai Comuni per la creazione di strutture idonee. [email protected]