Mercoledì 24 Aprile 2024

In arrivo il Grande Freddo: come aiutare i pet e gli animali selvatici

I consigli dell'Enpa in vista della perturbazione che porterà in Italia un clima artico. Qualche seme per gli uccellini e anche acqua pulita

Cane nella neve in una foto L.Gallitto

Cane nella neve in una foto L.Gallitto

Roma, 22 febbraio 2018 – L'ondata di maltempo che nei prossimi giorni si abbatterà su tutto il Paese, con neve e freddo diffusi, metterà a dura prova gli animali. Non soltanto quelli d'affezione, che hanno comunque una famiglia che si occupa di loro, ma - soprattutto - i selvatici e i randagi, che dovranno fare i conti sia con il gelo sia con l'incremento del fabbisogno calorico giornaliero. Anzitutto, ricordiamo che è sempre bene fare delle scorte di cibo sia per i cani e gatti che vivono in casa, sia per i selvatici. Tra questi ultimi, gli uccelli rappresentano una categoria particolarmente a rischio, non riuscendo a trovare cibo nel terreno e negli alberi coperti dalla neve. Ma ecco di seguito alcuni consigli di Enpa per aiutare gli animali a superare l'emergenza neve.

Per gli animali d'affezione: Tenerli dentro casa o, comunque, in un luogo caldo e riparato dopo le passeggiate quotidiane e considerare che soprattutto i cani a pelo raso possono necessitare di un cappottino. Prestare particolare attenzione alla salute di cani e gatti. Se sono più abbattuti del solito, se la loro temperatura corporea è più alta o più bassa del normale o se starnutiscono frequentemente o se si nota qualunque variazione del comportamento si consiglia di recarsi al più presto dal proprio veterinario di fiducia. Se il cane dovesse bagnarsi per un acquazzone o per il passaggio in una pozzanghera è essenziale asciugarne con cura tutto il corpo, specie orecchie e zampe. Attenzione alla permanenza su neve e ghiaccio, quando li portiamo a fare la loro passeggiata, perché la neve e le basse temperature possono causare principi di assideramento. Attenzione anche agli sbalzi di temperatura che possono causare malanni; anche in questi casi, alla comparsa dei primi sintomi, è opportuno rivolgersi al proprio veterinario di fiducia.

Per gli animali selvatici: Lasciare nel giardino, sul balcone o in un luogo riparato dai predatori (gatti, ad esempio), oltre a qualche "leccornia", due ciotoline d'acqua tiepida e pulita: una per bere, l'altra (meglio se di terracotta) per consentire agli uccellini di fare il bagno. Questo permette loro di mantenere il piumaggio in ordine e, quindi, di avere una ulteriore protezione contro il freddo.

Rifornire le mangiatoie installate in autunno o provare a posizionarle ora sul terrazzo o nel giardino (nel rispetto dei condomini) in modo da per garantire agli uccelli un luogo sicuro dove trovare cibo in abbondanza. Naturalmente, le mangiatoie devono essere posizionate in luoghi al riparo dai predatori e dovrà essere rifornita fino alla primavera. Non interrompere la somministrazione di cibo, gli uccelli possono perdere un punto di riferimento molto importante durante l'inverno. Tuttavia, se non si è installata per tempo una mangiatoria, è difficile che gli uccelli la "riconoscano" e la frequentino. Quindi è efficace e molto utile  lasciare del cibo a terra e "appeso" nei rami degli alberi per le specie più timide che frequentano l' aperta campagna o boschi, parchi e giardini. Una casetta per uccelli può essere utile come riparo dal vento, dalla neve e dal gelo. Ma anche per passare la notte in tutta tranquillità. Va sistemata in un luogo sicuro, riparato dai predatori, dagli agenti atmosferici e dal traffico.Tra gli alimenti più indicati ci sono: le arachidi non salate, i semi di girasole e di zucca, le piccole granaglie, il miglio, i fiocchi di cereali (cornflakes). E' possibile usare, specie per gli insettivori, anche il cibo per cani e gatti, la frutta fresca e la frutta secca. Da evitare invece, il pane e i prodotti da forno. In commercio esistono anche dei cibi per mangiatoia sotto forma di palle da appendere. In campagna e nei giardini è utile anche togliere la neve da sotto gli alberi, lasciando così del terreno libero.

Per il ritrovamento di un animale selvatico in difficoltà, contattare i carabinieri Forestali, e consegnarlo presso un centro recupero fauna autorizzato (la detenzione di tali animali, oltre che vietata, necessita di cure specifiche). Ovviamente per gli animali di grande taglia, specie se ungulati o mammiferi come volpi, attendere il soccorso del personale specializzato in quanto necessitano di mani esperte per poter essere maneggiati. In caso di dubbi, contattare la sede Enpa più vicina, conclude la nota dell'Enpa. [email protected]