Entra nella fase operativa il progetto per il primo Rifugio dei Delfini a mare

Il piano della Lav fa tappa alla Conferenza Ecs-European Cetacean Society e comincia la ricerca di un sito idoneo

Delfini (AFP)

Delfini (AFP)

Roma, 10 aprile 2018 - Il progetto voluto da LAV per realizzare un rifugio per delfini, tra pochi giorni entrerà nella fase operativa con le attività di rilevazione di un sito idoneo sulle coste  italiane. Nell’ambito di uno studio di fattibilità per costituire un rifugio per delfini provenienti dalla cattività e dagli spiaggiamenti in acque europee. 

Al fianco di LAV un pool di esperti – tra i quali il dr. Notarbartolo Di Sciara (Vice-Presidente Tethys  Institute), Joan Gonzalvo (biologo marino, Istituto di Ricerca Tethys), la dott.ssa Gaia Angelini (LAV Area Animali Esotici) – e la Fondazione Brigitte Bardot, co-finanziatrice del progetto.  Prima dell’avvio di questa importante attività di rilevazione, per promuovere questo progetto e costituire un Comitato consultivo di esperti,  da domenica 8 aprile a martedì 10 aprile LAV sarà tra gli uditori alla Conferenza della ECS - European Cetacean Society http://www.europeancetaceansociety.eu/conference/32nd-annual-conference-italy - evento che una volta all’anno raduna i maggiori scienziati europei impegnati a promuovere la conoscenza, la protezione e la conservazione dei mammiferi  in Europa - per la prima volta in programma a La Spezia. 

Le chiusure o dismissioni dei delfinari sono un fenomeno oramai frequente in Italia, in Europa e nel mondo, ma al momento i delfini possono solo essere spostati da una struttura di cattività all’altra, a causa della mancanza di un’area semi-confinata a mare dove ospitarli.  A livello internazionale, ci sono altri esempi di progetti simili in corso, come quello dell’ Acquario di Baltimora (Boston, USA) che ha sospeso gli spettacoli con i delfini e intende spostare gli animali in un rifugio a mare, che l’Acquario ha promesso di costruire entro il 2020, e  il gruppo Merlin Entertainment che ha chiuso i suoi delfinari nel mondo con l’impegno di trasferire gli animali in un rifugio confinato a mare. 

Il futuro rifugio potrà ospitare, in un’area semi confinata a mare, i delfini che provengono dalla cattività e quelli provenienti dagli spiaggiamenti - un altro problema che affligge le popolazioni di questi cetacei - che potrebbero finalmente beneficiare di un ricovero temporaneo, quando necessario, prima della liberazione a mare.  

Alcuni dati sui delfini in cattività e sui delfini spiaggiati:  In Europa ci sono più di 300 delfini tursiopi in cattività. In Italia tutti i delfini in cattività appartengono a questa specie. Più di 50 Paesi nel mondo ospitano delfinari. Spiaggiamenti in Italia (2012-2015): 628 totali di cui 34 delfini trovati vivi (in media 4,9/anno). Questi dati sono da considerarsi come sottostimati, perché molti animali in difficoltà vengono segnalati vicino alle coste senza essere soccorsi né registrati. 

È possibile sostenere il progetto del primo Rifugio per delfini in mare, contribuendo come privati o come aziende, contattando LAV ([email protected]) o facendo una donazione a LAV (https://www.lav.it/donazione?campaigns=58). Così conclude la nota di Lega antivivisezione. [email protected]