Capriolo ferito nella villa di Renzo Piano. Mancano i soccorsi e muore

Genova. La Liguria non ha mai stipulato un accordo con un ente per soccorrere gli animali selvatici feriti

Capriolo in una foto L.Gallitto

Capriolo in una foto L.Gallitto

Genova, 29 aprile 2018 - Un capriolo ferito nel giardino della villa dell'archistar Renzo Piano a Vesima, nel ponente di Genova, è morto dopo un'ora e mezzo di agonia e di inutili tentativi da parte dei pompieri di trovare un ente o un'associazione deputata a soccorrere gli animali selvatici. È successo stamane fra le 9.30 e le 11, ora in cui finalmente una guardia zoofila volontaria è riuscita a recarsi alla villa ma il capriolo era già morto. I pompieri stamani quando hanno ricevuto la segnalazione del capriolo ferito sono arrivati nel giardino della villa di Renzo Piano e hanno prelevato l'animale da una specie di pozzo dove era finito: poi hanno cercato un veterinario che potesse portarlo in un clinica veterinaria e curarlo.

Una ricerca spasmodica, quella dei centralinisti dei vigili del fuoco di Genova, che dopo decine di telefonate è risultata inutile. La Liguria, infatti, come altre regioni italiane, non ha mai stipulato un accordo con un ente per soccorrere gli animali selvatici feriti. Il soccorso viene garantito con una pubblica assistenza solo agli animali domestici. Così cinghiali o caprioli possono essere soccorsi solo grazie alla disponibilità delle guardie zoofile volontarie o quando gli esperti del Cras dell'Enpa dell'oasi di Campomorone hanno personale volontario sufficiente per svolgere il soccorso. Gli unici deputati a intervenire in realtà sono le guardie dell'ex provincia ora passati alla Regione: ma stamani, come riferiscono dall'Ente di via Fieschi, gli unici due agenti in servizio erano impegnati in un'operazione anti bracconaggio in seguito al recupero di alcune tagliole per animali rinvenute in un bosco.