Venerdì 19 Aprile 2024

Perlustrazioni a tappeto contro gli uccellatori della provincia di Cagliari

Volontari del Cabs hanno agito in collaborazione con il Soarda dell'Arma dei carabinieri. In totale denunciati sette bracconieri e liberati 26 volatili ancora vivi anche con il supporto della Forestale regionale

Volontaria del Cabs al lavoro

Volontaria del Cabs al lavoro

Cagliari, 22 febbraio 2018 - La Sardegna meridionale è uno dei punti caldi del bracconaggio italiano. Per questo è stata indicata come “Black Spot” nel Piano Nazionale Antibracconaggio recentemente approvato dal Governo. Tra le pratiche illegali più diffuse la cattura con lacci e reti di piccoli uccelli migratori e svernanti che vengono avviati alla commercializzazione clandestina in ristoranti e macellerie. Per contrastare questi fenomeni, in concomitanza della migrazione pre-nuziale dei tordi, il CUTFAA dell’Arma dei Carabinieri ha disposto l’invio in provincia di Cagliari di una pattuglia del SOARDA, coadiuvata da alcuni militari del Nucleo CITES di Cagliari.

I volontari del CABS, svolgendo attività di supporto ai militari, hanno perlustrato per alcuni giorni le località nelle quali si concentra l’attività dei bracconieri, individuando numerosi sentieri di uccellagione, di cui cinque attrezzati con reti fisse, tre con trappole a scatto tipo sep, uno con lacci aerei ed uno con cavetti in acciaio per la cattura di ungulati. Sono state piazzate decine di telecamere nascoste che hanno effettuato riprese video che si sono rivelate decisive per l’attività investigativa dei Carabinieri.

Nel corso dell’operazione i militari del SOARDA hanno complessivamente denunciato per furto aggravato e/o ricettazione sette uccellatori, sequestrando centinaia di reti attive (alcune delle quali lunghe decine di metri), gabbie trappola per la cattura di fringillidi e molte decine di trappole sep. Alla fine sono state denunciate, grazie all'attività dei  volontari durante la settimana di attività sul campo, quattro persone intente a praticare l'uccellagione, a cui si è aggiunto un quinto individuo individuato mediante telecamere, già identificato, per il quale è stata inoltrata denuncia al Nucleo Cites di Cagliari dell'Arma dei Carabinieri. Le restanti Comunicazioni di Notizie di Reato sono attribuibili alla concomitante attività del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna.

Sono stati rimessi in libertà 26 uccelli che erano ancora in vita, mentre una quarantina sono stati trovati morti nelle reti e nelle Sep. Nel corso di una perquisizione effettuata presso il domicilio di un uccellatore, inoltre, sono stati trovati e sequestrati circa 200 uccelli surgelati, molti dei quali già confezionati per la vendita.

La straordinaria attività svolta in soli dieci giorni dai nostri volontari, in sinergia con quelli della LAV di Cagliari” dichiara Giovanni Malara, responsabile del CABS  "ha confermato la vergognosa diffusione dell’uccellagione in provincia di Cagliari. Tutti gli uccellatori fermati dai Carabinieri erano infatti incensurati ed operavano indisturbati da sempre in sentieri di reti vecchi di decenni. L’azione antibracconaggio svolta in Sardegna è stata il modo migliore per festeggiare il protocollo d’intesa tra Carabinieri e CABS siglato a Roma il 2 febbraio scorso”. Le attività antibracconaggio del CABS, conclude la nota, proseguiranno almeno fino alla metà del prossimo mese di marzo.