Giovedì 18 Aprile 2024

Appello delle associazioni: "No a botti e petardi sulle montagne trentine"

Alcuni comuni, per attirare turisti, promettono fuochi e libertà di petardi. "Uno spirito lontano dal sentire comune e civile della provincia e della regione tutta"

Fuochi d'artificio (Foto Lecci)

Fuochi d'artificio (Foto Lecci)

Trento, 28 dicembre 2017 - Dopo un Natale in cui sono già stati documentati cani dispersi, fuggiti in preda al terrore a causa dei botti, e un ragazzo in coma, colpito da un proiettile vagante, alcune località del Trentino, probabilmente in crisi di idee per attirare turisti, propongono una notte di Capodanno a base di fuochi d'artificio, mentre altre garantiscono "botti liberi". Noi ci chiediamo: "Ma che ci azzeccano il frastuono, il fumo, l'inquinamento con un territorio che utilizza il proprio ambiente come vessillo di qualità,  bellezza, civiltà"?. E' l'interrogativo che si pongono i rappresentanti di diverse organizzazioni animaliste, in particolare: ENPA - Antonio Russi; Flama d'Anaunia - Ivana Sandri; LAC Trentino Alto Adige/Südtirol - Caterina Rosa Marino; PAN-EPPAA - Mauro Nones; Comitato per l'orso Trentino AltoAdige/Südtirol - Francesco Mongioì.

"Botti e fuochi d'artificio sono distanti dalla nostra cultura che sente la riservatezza e il rispetto dell'ambiente come valori inderogabili e distintivi. Non solo, sparare botti e fuochi d'artificio raffigura da una parte la violazione del diritto di tutti a divertirsi in serenità, dall'altra una grave intromissione nella vita dei tanti che, purtroppo, anche in questi giorni vivono momenti di dolore. Senza dimenticare che l'uso di botti e fuochi d'artificio impedisce a chi condivide la vita con degli animali di poter a sua volta festeggiare: infatti ogni anno molti Trentini sono costretti a rimanere chiusi in casa, con porte e finestre sbarrate, sperando di evitare ai propri animali attacchi di panico e i danni ad essi conseguenti", scrivono le associazioni nella nota. "E senza dimenticare le migliaia di animali selvatici che ogni anno anche nella nostra provincia muoiono in seguito ai botti, coinvolti in incidenti di vario tipo, oppure a causa del freddo cui rimangono esposti dopo essere fuggiti dai propri rifugi notturni, o per infarto causato dal terrore. Per questo le associazioni firmatarie chiedono che tutti i Comuni vietino nell'intero territorio di competenza l'utilizzo di botti e fuochi d'artificio, affinché il Capodanno sia davvero una festa, per tutti", conclude il comunicato. [email protected]