Un momento della manifestazione di Bologna
Bologna, 25 febbraio 2018 - La neve e il freddo non hanno spento il dolore e la rabbia degli animalisti che questa mattina, 25 febbraio, hanno manifestato numerosi con striscioni, cartelli e bambolotti insanguinati con vernice rossa in piazza Re Enzo e via Rizzoli a Bologna. Come in tante altre città italiane la protesta è in concomitanza con la manifestazione nazionale di Sciacca (Agrigento), luogo dove è in atto da giorni una strage di cani avvelenati che continua anche ora e che ha portato alla morte oltre 120 cani. Così riferisce una nota degli organizzatori dell'appuntamento bolognese.
Al grido di basta alle stragi di cani, basta al business canili, basta ai canili lager, basta al lucro sulla pelle dei randagi, basta alla non applicazione della legge, basta al turpe sistema che si è instaurato in tante regioni d'Italia, soprattutto centrale e meridionale, i manifestanti reclamano che la legge quadro nazionale 281, emanata nel 1991, sia finalmente applicata in modo omogeneo in tutta Italia e siano realizzate prevenzione, sterilizzazioni e chiusi tutti i canili lager, dove spesso i cuccioli vengono fatti nascere apposta per metterli in strada e garantirsi "rifornimento" costante di randagi.
La latitanza delle Istituzioni, di molti Comuni e ASL, è complice dello sfruttamento e delle stragi compiute da persone incivili e impunite. Numerosi passanti si sono fermati esprimendo piena condivisione e solidarietà con gli animalisti tra cui alcuni siciliani che hanno addirittura dichiarato di vergognarsi di appartenere a quella terra, conclude la nota.
Hanno aderito al Sit-In le Associazioni: BolognAnimale; Animal Liberation; LAV; La Cuccia; Un Animale per Amico; LEAL di Ferrara; C.S.A. di Modena; Lega Nazionale per La Difesa del Cane; Cruelty Free; Amici con la Coda di Comacchio; Animalisti Italiani. [email protected]