Martedì 16 Aprile 2024

"Contro le stragi di cani ci vuole un cambio di cultura. A partire dalle scuole"

Il presidente di Anpana Onlus, Mario Ceccarelli, interviene dopo i tragici fatti di Sciacca e ora anche di Licata

Alcuni dei cani morti avvelenati a Sciacca

Alcuni dei cani morti avvelenati a Sciacca

Roma, 26 febbraio 2018 - Tutti i volontari di ANPANA ONLUS che hanno partecipato ieri ai cortei in varie città di Italia si augurano che la luce delle mille candele delle fiaccolate accenda l’attenzione dell’opinione pubblica sull’importanza delle sterilizzazioni. ll caso della strage dei cani di Sciacca non è che la punta dell'iceberg di un fenomeno ben più diffuso e radicato nel nostro Paese. Un fenomeno molto complesso di cui il comune denominatore é l'ignoranza e la mancanza di rispetto di creature che non sono oggetti ma hanno invece una propria psicologia e sensibilità. Così riporta una nota ANPANA.

ANPANA onlus ha svolto negli anni un ruolo importantissimo specialmente attraverso le proprie Guardie Ecozoofile che hanno agito in termini di prevenzione e repressione dei reati contro gli animali e l'ambiente e hanno denunciato all'autorità giudiziaria migliaia di casi, riscontrati sul territorio di violazioni dei diritti degli animali, prosegue la nota.

Da 33 anni Anpana Onlus è presente con sezioni in quasi tutta Italia. L’anno scorso i volontari, nel progetto denominato "Gli angioletti di Anpana onlus” sono riusciti a fare adottare centinaia fra cani e gatti fornendo loro una casa e spesso sottraendoli ad una fine terribile.

"Noi non siamo operativamente presenti in Sicilia - precisa il Presidente nazionale della onlus Mario Ceccarelli - ma affrontiamo situazioni simili, in particolare modo in Calabria e in Puglia, regioni in cui il fenomeno del randagismo è ancora dilagante: ciò ci permette di avere il polso di una situazione che è decisamente inaccettabile e che  richiede un cambiamento culturale radicale che deve attuarsi iniziando dalla scuola".

"Pensiamo che anche la Chiesa debba condannare questo scempio ricordando che è un grave peccato morale infliggere inutili sofferenze ad anime innocenti o ucciderle in modo così crudele", sottolinea Ceccarelli. "Ci vuole un cambiamento culturale radicale che sconfigga la rassegnazione o peggio ancora l'indifferenza. Una nuova cultura basata sul rispetto di ogni creatura vivente e perché no? Una cultura di amore per tutti gli esseri viventi, animali compresi", conclude la nota ANPANA. [email protected]