Mucche e vitelli a catena: il caso dell'allevamento finisce dai magistrati

Il parlamentare pentastellato Paolo Bernini, insieme con rappresentanti di Lav Bologna, ha effettuato un sopralluogo in una struttura fatiscente

Le mucche dell'allevamento

Le mucche dell'allevamento

Roma, 14 febbraio 2018 - “Qualche settimana fa mi sono recato insieme agli attivisti della Lav Bologna presso la caserma dei carabinieri di San Giovanni in Persiceto per segnalare l’ennesimo caso di presunto maltrattamento animale: un allevamento intensivo di mucche per la produzione del latte in cui a mio avviso, il concetto di benessere animale veniva completamente ignorato dal gestore". E' quanto sostiene, in una nota, il parlamentare pentastellato Paolo Bernini.

"Quando ci siamo recati sul posto insieme alle forze dell’ordine abbiamo potuto verificare che l’intero allevamento era fatiscente, le stalle adibite al ricovero degli animali erano dei veri e propri ruderi, il letame era ammassato ovunque e i liquami si riversavano palesemente nel terreno disattendendo qualsiasi normativa di tutela ambientale", prosegue Bernini. "Le mucche vivevano incatenate, così come i vitelli, impossibilitati persino a sollevarsi da terra. Alla luce di ció è stato quindi necessario richiedere il supporto del Nas e dei veterinari Asl e all’allevatore è stato intimato di provvedere immediatamente alla ricollocazione degli animali in un luogo idoneo” continua il portavoce parlamentare del Movimento 5 Stelle.

Bernini aggiunge:  “Sono stati altresì allertati i servizi sociali perché la precarietà in cui vivevano gli animali era la medesima in cui versava l’anziano. Ora, insieme a Giovanna Corradin, attivista della Lav, presenteremo istanza per avere informazioni sia sulla nuova sistemazione delle mucche, sia per poterci costituire parte civile nel procedimento penale così da riuscire ad inchiodare tutti i responsabili di questa ennesima, triste vicenda alle proprie omissioni", conclude la nota. [email protected]