Mercoledì 24 Aprile 2024

L’alcol in eccesso indurisce le arterie

L’alcol è pericoloso anche per le arterie, che a lungo andare diventerebbero meno elastiche. Lo rivela uno studio inglese

Vino - Foto: Andrew Unangst / Alamy

Vino - Foto: Andrew Unangst / Alamy

L’abuso di alcol, si sa, espone il nostro corpo a rischi da non sottovalutare. Tra questi possiamo citarne uno nuovo, individuato da un’ampia ricerca condotta dall’University College di Londra. Secondo lo studio, pubblicato sul Journal of the American Heart Association, le bevande alcoliche accelerano l’indurimento delle pareti arteriose. LO STUDIO I ricercatori hanno preso in considerazione un campione di 3.869 soggetti adulti (il 73% di sesso maschile) con un età compresa tra i 30 e i 50 anni. La maggior parte non fumava ma conduceva una vita poco attiva. Lo studio è andato avanti per 25 anni, nel corso dei quali gli esperti si sono concentrati sul rapporto tra il livello di etanolo nel corpo e la rigidità arteriosa. Quest’ultima variabile è stata ottenuta attraverso una serie di esami, effettuati ogni 4-5 anni, sulla velocità dell’onda di polso (il flusso creato dalla pulsazione del sangue) nelle carotidi del collo e nelle arterie femorali. RISCHIANO ANCHE GLI EX BEVITORI Le pareti arteriose dei maschi abituati a consumare tanto alcol (più di 112 grammi di etanolo ingerito in una settimana, all’incirca come due bottiglie di vino) hanno mostrato una maggior tendenza all’indurimento rispetto a quelle dei bevitori moderati (da 1 a 112 grammi di etanolo). Anche gli ex bevitori, inoltre, sono stati inseriti nella categoria dei soggetti a rischio. Per quanto riguarda le donne, numericamente inferiori all’interno dell’esperimento, gli esperti non hanno individuato risultati anomali. “Un consumo eccessivo può attivare alcuni enzimi che provocano un accumulo di collagene, fatto che a sua volta accelera il tasso di rigidità parietale”, ha detto Darragh O'Neill, coordinatore della ricerca.

La rigidità delle pareti delle arterie, va specificato, può causare l’ipertensione e vari problemi cardiovascolari (per esempio gli ictus e la coronaropatia).