Sabato 20 Aprile 2024

Allarme siccità per 300mila imprese italiane

The Circle, la più estesa azienda agricola acquaponica d’Europa, ha elaborato un decalogo delle soluzioni possibili per ridurre lo spreco di risorse idriche in agricoltura basato sul concetto di ricircolo

Le conseguenze della siccità sui terreni

Le conseguenze della siccità sui terreni

Milano, 12 Marzo 2023 – In Italia è allarme siccità per 300mila imprese. Il dato emerge dalla lettura della mappa continentale delle aree maggiormente colpite dall'emergenza idrica elaborata da Copernicus, programma di osservazione e monitoraggio della terra dell’Unione Europea. Dal documento emerge che, insieme a Francia, Spagna e Germania, l’Italia è tra i Paesi più aridi. Qui sono a rischio la produzione di grano duro, pomodoro, mais e non solo, soprattutto nelle aree del Centro Nord e del bacino della Pianura Padana dove il Po in è in secca. “Il risparmio di acqua in agricoltura è diventato fondamentale per la sopravvivenza delle coltivazioni in uno scenario in cui si inizia a organizzare il razionamento. Bisogna trovare soluzioni innovative per produrre in maniera più consapevole, gli strumenti ci sono.” - dichiara Thomas Marino, Co-founder di The Circle (www.thecircle.global), la più estesa azienda agricola acquaponica d’Europa.

Le regole da adottare

The Circle, nata con l’obiettivo di contrastare la mancanza di oro blu e di terra nel settore attraverso l’acquaponica - tecnologia agricola che combina idroponica e acquacoltura abbinando coltivazione fuori suolo e allevamento di pesci - ha costruito un decalogo delle soluzioni possibili per ridurre lo spreco di risorse idriche in agricoltura basato sul concetto di ricircolo rivolto anche a tutte quelle realtà che non producono in vertical farming:

1) Ridurre l'uso di pesticidi e fertilizzanti: il ridimensionamento dell'uso di pesticidi e fertilizzanti migliora la capacità del suolo di trattenere l'acqua e riduce la necessità di irrigazione.

2) Monitorare l’umidità del suolo: esistono in commercio dei sensori che rilevano l'umidità del suolo e segnalano quando è necessario irrigare le colture per evitare l’uso eccessivo di risorse idriche.

3) Irrigare con l’acqua piovana: chi non è dotato di appositi sistemi di filtraggio per irrigare i campi con l’acqua depurata proveniente da fonti alternative può utilizzare l’acqua piovana raccolta all’interno dei serbatoi e contribuire all’abbattimento dello stress idrico e all’eliminazione dell’uso di acqua potabile.

4) Valutare le condizioni meteorologiche: adattare l'irrigazione in base alle condizioni meteorologiche, monitorabili anche grazie all’utilizzo di sensori, riduce la necessità di irrigazione durante periodi di pioggia o di alta umidità.

5) Ridurre l’evaporazione: l'evaporazione è uno dei principali fattori di spreco di acqua in agricoltura. Coprire il suolo con del materiale organico come il compost o con materiali sintetici come la plastica, può aiutare a contenere il fenomeno.

6) Utilizzare sistemi di filtraggio: i sistemi di filtraggio consentono di riutilizzare più volte la stessa acqua rimuovendo detriti e altre impurità in un’ottica di ricircolo continuo.

7) Utilizzare sistemi di irrigazione a goccia o di microirrigazione: a differenza dell’irrigazione a pioggia o a spruzzo, questi sistemi somministrano l'acqua direttamente alle piante, in modo graduale e controllato, riducendo le perdite per evaporazione, drenaggio o versamento in aree non coltivate.

8) Controllare la luce naturale: l'uso di tecniche di coltivazione in serra, come l'utilizzo di teli, tende o altri dispositivi atto a limitare l'ingresso di luce può regolare la temperatura e prevenire una maggiore richiesta di acqua da parte delle piante.

9) Fare manutenzione agli impianti: la manutenzione periodica dei sistemi idrici consente di rilevare tempestivamente eventuali perdite d'acqua e infiltrazioni.

10) Puntare a un sistema di coltivazione a circuito chiuso: in un sistema di coltivazione a circuito chiuso l'acqua e i nutrienti vengono pompati attraverso le piante coltivate, in modo da riciclarli continuamente e minimizzare gli sprechi.

I risultati ottenuti da The Circle

“The Circle è la prova che risparmiare fino a 135 litri di acqua per chilogrammo di prodotto rispetto all’agricoltura tradizionale è possibile grazie a un concetto di coltivazione che supera la tradizione e combina sensori, ricircolo di acqua e riduzione dei concimi chimici. L’acquaponica è solo uno degli esempi di tecnologia sostenibile che funziona e che la Commissione Europea incentiva. I modi per ridurre lo spreco di acqua in agricoltura su larga scala ci sono, c’è bisogno di visione e di accelerare con gli investimenti per creare una filiera più sostenibile.” - conclude Thomas Marino.

The Circle

Prima azienda agricola acquaponica italiana di origini romane, The Circle nasce nel 2017 da un’intuizione di Valerio Ciotola, Simone Cofini, Lorenzo Garreffa e Thomas Marino, quattro giovani imprenditori classe 1992 che, nell’acquaponica, hanno intravisto la fattibilità di un business oggi scalabile che contribuisce a risolvere le più spinose problematiche ambientali. Ad oggi The Circle possiede il più grande impianto acquaponico del continente europeo, esteso su 5000mq. Varietà di piante ed erbe di altissima qualità e pregiate, pesti, oli e sali aromatizzati hanno attirato l’attenzione di alcuni dei maggiori player del settore ristorazione tra cui Il Pagliaccio, Acquolina, Roscioli, Imàgo, Il Giglio in Toscana, Glass, All’oro, Cracco Portofino, Marco Martini, Luciano Cucina Italiana e decretato l’ingresso dei trasformati nella GDO grazie ad un’importante partnership con Gruppo CR - Conad. Attualmente sostengono The Circle Regione Lazio, Bricofer, Gruppo CR, famiglia Brachetti Peretti e De Marinis Srl. The Circle è tra le 10 startup selezionate per rappresentare le innovazioni italiane nell’ambito della filiera agroalimentare all’Italian Agri-Innovation for Sustainability e tra le migliori 500 realtà FoodTech al mondo.