Martedì 23 Aprile 2024

Prossimo obiettivo: la transizione ecologica Un terzo dell’energia elettrica è autoprodotta

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HA SUPERATO LA BOA del secolo di vita, resistendo alla pandemia, alla crisi energetica e delle materie prime, e arrivando a ricavi che superano gli 80 milioni di euro. Industrie Chimiche Forestali, nata nel 1918, è leader nazionale e mondiale nella progettazione, produzione e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico e a basso impatto ambientale. È quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana. I suoi prodotti sono destinati principalmente ai mercati delle calzature e della pelletteria, al’automotive e al packaging. Anche se esporta in tutto il mondo, il gruppo Icf produce esclusivamente in Italia, nello stabilimento di Marcallo con Casone (Milano) e commercializza i prodotti attraverso quattro marchi: Abc (Adhesive based chemicals), Industrie Chimiche Forestali, Durabond e, dal 2021, Morel. Questo mese, i brand sono diventati cinque, attraverso l’acquisizione del ramo d’azienda "Tessitura Langè", un marchio tutto italiano con oltre 80 anni di storia nella nobilitazione dei tessuti per calzature e nel packaging di alta gamma.

L’operazione consentirà a Icf di integrare nella compagine aziendale uno dei suoi fornitori principali e di realizzare fruttuose sinergie commerciali. Favorirà, inoltre, una maggiore esposizione nei settori del calzaturiero, della pelletteria, dell’abbigliamento e del packaging di fascia alta. I risultati preliminari del 2022 indicano che il gruppo Icf procede a gonfie vele sulla strada della crescita e dell’aumento dei ricavi, passati da 76 milioni del 2021 a 88, con un margine operativo lordo di circa 7,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai 5,2 del 2021. Uno scatto in avanti favorito sia dall’incremento dei prezzi di vendita che da quello dei volumi – con il contributo della linea Morel per circa 8 milioni di euro – e trainato soprattutto dalla crescita nei settori delle calzature di lusso e sportive, della pelletteria di lusso, della linea packaging e delle applicazioni industriali.

Alla fine del 2022, Icf ha anche consolidato il suo cammino verso la transizione ecologica, con l’installazione dell’innovativo impianto "Plate Chiller", un refrigeratore all’avanguardia a supporto dell’ottimizzazione produttiva e del contenimento dell’impatto ambientale, che ha trovato dimora nello stabilimento di Marcallo con Casone. Il macchinario consente di centralizzare la produzione di acqua refrigerata di tutto il sito, ottimizzando la gestione di sei compressori frigo e migliorando flessibilità operativa e sicurezza. Ma, soprattutto, incrementerà notevolmente l’efficienza, riducendo l’impatto ambientale della produzione, con un risparmio di 700 Kwh per giorno lavorativo e una riduzione di oltre 100 tonnellate di Co2 all’anno. Un percorso che era già iniziato con l’installazione, sempre nel 2022, di un impianto fotovoltaico che permette di produrre circa un terzo dell’energia elettrica consumata in un anno, pari a circa 4.500 MWh.

Paola Benedetta Manca