Mercoledì 24 Aprile 2024

Pannelli solari: ecco la guida per fare la scelta giusta

Tra impianti fissi, plug and play e batterie: come orientarsi nel mondo del fotovoltaico

Pannelli solari

Pannelli solari

Roma, 6 dicembre 2022 - Come fare per scegliere i pannelli solari più adatti alle proprie esigenze? Il caro bollette e i timori legati alla carenza di energia hanno infatti spinto molti consumatori a rendersi maggiormente autonomi dalla rete elettrica, grazie ad impianti fotovoltaici domestici in grado di sfruttare l’energia pulita e gratuita del sole. Le soluzioni però sono sempre più numerose e orientarsi non è semplice: oltre all’impianto fotovoltaico fisso - che richiede costi, tempistiche e caratteristiche della casa più impegnativi - esistono quelli “plug and play”, ovvero portatili e rimovibili, che possono essere collocati sul balcone, in giardino o utilizzati anche in viaggio (ad esempio in camper o in campeggio). In ogni caso, che sia fisso o plug and play, cuore dell’impianto fotovoltaico sono i pannelli solari, che raccolgono la luce solare e la trasformano in energia elettrica. È dunque fondamentale conoscere i diversi tipi di impianti e di pannelli solari, tenendo in considerazione una serie di caratteristiche e fattori. A stilare un vademecum ci ha pensato Bluetti, importante azienda del settore dell’energia off-grid.  

Fisso o mobile? Le valutazioni da fare

La prima cosa da fare è valutare il tipo di utilizzo che si vuole fare con il proprio impianto fotovoltaico, tenendo in considerazione anche le peculiarità della propria abitazione. In questo modo sarà possibile decidere se installare un impianto con pannelli fissi sul tetto oppure se preferire un impianto plug and play, con pannelli mobili o da balcone. Ad esempio, per chi abita in una villetta unifamiliare potrebbe essere interessante valutare l'installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto. L’ideale, per avere un rendimento elevato, sarebbe avere l’orientamento a sud/sud-ovest e un'inclinazione media del pannello di 30-35 gradi alle nostre latitudini. Infine, bisognerà sbrigare alcune pratiche burocratiche, che seppur semplificate rispetto al passato, richiedono, nel caso di impianti fino a 200kW, l’invio di un Modello Unico al proprio Gestore di Rete che, a sua volta, girerà la comunicazione al comune, avvierà le pratiche per la connessione e, infine, farà richiesta al Gestore dei servizi energetici (Gse).

Cosa succede nei condomini

Se si abita in un condominio e si intende realizzare un impianto privato su una superficie comune si deve coinvolgere l’assemblea condominiale. In caso di condomini o comproprietà, la soluzione può essere rappresentata da un impianto plug and play con pannelli fotovoltaici portatili o da balcone, che assicurano indipendenza energetica con flessibilità e facilità di utilizzo e installazione. Possono infatti essere messi a terra in giardino, sul balcone o applicati a finestre ed altre superfici esterne, per essere poi rimossi e riposizionati all’occorrenza. Il fotovoltaico plug and play non ha bisogno di particolari autorizzazioni, ma qualora si colleghi alla rete domestica per trasferire l’energia prodotta bisognerà comunicarlo al proprio distributore. Se invece si ha una batteria è tutto molto più semplice: in questo caso l’energia prodotta, invece di essere immessa in rete, verrà accumulata e potrà essere utilizzata all'occorrenza come e dove si vuole, senza intervenire a livello tecnico e burocratico.

Scegliere i pannelli più adatti

Nella scelta dei pannelli bisogna considerare la loro potenza, valutando il proprio fabbisogno energetico. Se, ad esempio, il fabbisogno energetico della propria abitazione è mediamente di 500W, per soddisfarlo si deve optare per un impianto con pannelli da almeno 800W, dove i 300W in più compensano le perdite di efficienza e altre variabili impreviste che possono influire sulla quantità di energia elettrica prodotta dall'impianto. Se si vuole accumulare energia è necessario controllare il voltaggio dei pannelli in relazione a quello delle batterie, che si suddividono in 12V, 24V, 48V. Per evitare di sovraccaricare e rovinare gli accumulatori è infatti fondamentale che i due sistemi siano bilanciati. Inoltre, bisogna dotarsi di connettori compatibili che permettano di collegare i pannelli al sistema di accumulo.

Scelta della batteria 

Per accumulare l’energia prodotta e non utilizzata per alimentare i dispositivi durante la notte o quando è nuvoloso, è fondamentale dotarsi di un sistema di accumulo (batteria). Per stabilire la corretta capacità della batteria per il proprio impianto è necessario capire quanta energia deve essere accumulata: ad esempio, con un pannello solare da 200W a 12V e 5 ore di massima esposizione solare, l’impianto fotovoltaico genererà fino a 1 kWh al giorno. Se si vuole utilizzare questa energia per alimentare piccoli elettrodomestici o dispositivi elettronici sarà necessaria una batteria con una capacità di almeno 2kWh fino ad arrivare ad accumulatori in grado di trattenere ed erogare fino a 12kWh.

Gli inverter 

Componente essenziali di tutti gli impianti fotovoltaici, siano essi portatili o fissi, sono gli inverter, necessari per convertire la corrente continua prodotta dai pannelli solari portatili in corrente alternata. Nel caso di un impianto solare portatile autonomo, l'inverter dovrebbe avere una capacità sufficiente a gestire il wattaggio combinato di tutta l’elettronica che si utilizzerà in qualsiasi momento. Inoltre è consigliabile che l’inverter abbia una capacità dal 25 al 30% superiore al wattaggio netto di tutti i dispositivi utilizzabili, come margine di sicurezza per i picchi imprevisti.