Martedì 16 Aprile 2024

L’azionario segna il passo Più bond e titoli di Stato

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UN GENNAIO con il turbo dopo un anno da dimenticare. Sono state così le ultime settimane per il listino di Piazza Affari, dove l’indice Ftse Mib ha guadagnato l’8% circa nel primo mese del 2023, dopo aver perso però il 13,3% nel 2022 . Ancor peggio è andata per il Ftse Star, il listino che include i titoli delle piccole e medie aziende italiane, che ha chiuso l’anno passato con una flessione di ben 28 punti percentuali. Con dei mercati così in picchiata, si sono ridotti anche i volumi di scambio sulle azioni quotate alla Borsa di Milano: il valore complessivo nel 2022 è stato pari a 566 miliardi di euro, in diminuzione del 7,64% rispetto al 2021. Sempre lo scorso anno, è calato anche il numero di operazioni eseguite dagli investitori, pari a 77 milioni, l’8,61% in meno rispetto al 2021. A certificarlo sono gli ultimi dati di Assosim (nella foto il presidente Marco Ventoruzzo), la sigla rappresentativa delle società di intermediazione immobiliare, cioè i broker che gestiscono gli ordini e le compravendite per conto degli investitori che fanno trading su azioni, bond e prodotti derivati.

"L’aggressione della Russia all’Ucrania, l’aumento dell’inflazione, lo shock del prezzo del gas e la crisi delle criptovalute facevano già presagire un anno difficile – hanno scritto nel loro report gli analisti di Assosim – e le vicende del secondo semestre hanno confermato tutti questi timori: l’avvio delle politiche restrittive della Banca centrale europea, l’elevata incertezza politico-economica internazionale e la crisi di governo hanno contribuito a indebolire i mercati finanziari italiani".

Un dato diverso si registra però per il Mot (mercato obbligazionario telematico), dove vengono scambiati i bond e i titoli di stato. Anche per le obbligazioni il 2022 è stato un anno da dimenticare ma, dopo la discesa dei prezzi, molti titoli a reddito fisso offrono oggi cedole interessanti e attirano le attenzioni degli investitori. Per questo, sul Mot i controvalori scambiati dagli investitori nel 2022 sono cresciuti del 3,49%. Complessivamente, secondo i dati di Assosim, sono stati intermediati 164 miliardi di euro di controvalore, a fronte di 4,8 milioni di contratti (+58,11%).

Guardando alla classifica nazionale dei maggiori player, nel settore azionario si è confermata leader Fineco, la banca pioniera del trading online nel nostro Paese. Nei volumi di azioni scambiate in un anno sul listino milanese, Fineco detiene infatti una quota di mercato del 26,4%, distanziando Intesa Sanpaolo con il 15,1%. In terza posizione c’è Banca Akros (Gruppo Banco Bpm), che ha una quota di mercato del 10,2% circa. Quarta in classifica è Equita Sim, che lo scorso anno ha gestito il 7% circa dei volumi sull’azionario precedendo Directa Sim (4,8%), altra società pioniera del trading online come Fineco. Anche nella graduatoria del numero di compravendite effettuate nel settore azionario, il leader del trading è ancora Fineco che ha una market share del 25,2%, seguita da Intesa Sanpaolo (18,2%) e Banca Akros (10,1%).

Diversa è invece la classifica nelle compravendite di bond e titoli di stato, negoziate sui principali listini italiani (Mot, EuroMot, ExtraMot, EuroTlx e Vorvel). Qui il leader di mercato è Banca Akros che nel 2022 ha intermediato il 29% circa dei volumi, seguita da Intesa Sanpaolo (23,73%) ed Equita Sim (8,6%). Nella graduatoria per numero di operazioni intermediate sui bond, al primo posto c’è Intesa Sanpaolo con una quota di mercato del 29,1%. Segue Banca Akros che ha gestito nel 2022 il 22,7% delle compravendite, precedendo Fineco, terza con il 10,2%.