Mercoledì 24 Aprile 2024

Il circolo virtuoso dell’ospedale "senza muri"

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DA 45 ANNI ENTRA nelle case dei malati di tumore, fornendo gratuitamente medici specialisti, psicologi, infermieri. La Fondazione Ant Italia Onlus arriva nelle abitazioni di chiunque faccia una richiesta di aiuto, dalla villa principesca alla casa popolare, senza distinzioni, ricostruendo la camera d’ospedale in casa del malato e aiutando la famiglia e i caregivers anche nelle incombenze quotidiane, compresa la fornitura di pasti a domicilio e il servizio biancheria pulita.

Ant nasce a Bologna nel 1978 – dove si trova ancora la sua sede nazionale –, per iniziativa dell’oncologo Franco Pannuti e offre anche, grazie a diverse realtà che la sostengono, progetti di prevenzione oncologica gratuiti. Un "ospedale senza muri" che, dal 1985 a oggi, ha assistito oltre 149.000 malati in 29 province di 11 regioni. Ogni anno, sono oltre 10.000 gli assistiti da equipe multidisciplinari che comprendono più di 250 figure professionali tra medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti e operatori socio- sanitari, reperibili 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. La presidente di Ant è Raffaella Pannuti (in foto) che ha sviluppato l’opera di suo padre.

Presidente, com’è nata l’idea di assistere i malati a casa?

"Quando nel 1978 mio padre, l’oncologo Franco Pannuti, all’epoca primario di uno dei più grandi reparti d’Italia, cominciò a parlare di assistenza domiciliare non sembrava un’idea da prendere in considerazione. L’ospedale era considerato il fulcro di ogni attività terapeutica. Oggi, finalmente, il modello di cura a domicilio che, con Ant, abbiamo da sempre messo in pratica viene indicato da più parti come quello ottimale in termini di qualità ed efficienza, tanto da essere oggetto di un consistente investimento nel Pnrr".

Quest’anno avete presentato un nuovo studio di impatto sociale, cosa emerge?

"Abbiamo incaricato dello studio Human Foundation, realizzando un’analisi costi-benefici. È emerso che i servizi di assistenza di Ant generano un valore per assistiti, caregiver e servizio sanitario nazionale pari a quasi cinque volte i costi sostenuti".

Qual è il risparmio del servizio sanitario nazionale?

"Nelle zone oggetto dello studio di impatto, le equipe domiciliari di Fondazione Ant hanno assistito oltre 2.133 pazienti oncologici, generando quasi 16 milioni di euro in benefici economici a favore di assistiti, caregiver e servizio sanitario nazionale: si tratta di 7mila euro, in media, per assistito, a fronte di circa 1.500 euro di costo medio, per un ciclo di assistenza di quattro mesi. Il beneficio, per il Ssn, è di 10.506.275 euro, circa il 67% del totale di spese risparmiate".