Elon Musk dietrofront: riammette su Twitter i profili bannati

Il nuovo proprietario del social network, dopo un sondaggio tra gli utenti, ha deciso di riattivare gli account bannati sospesi negli scorsi anni

Il post su Twitter con il sondaggio dal profilo di Elon Musk

Il post su Twitter con il sondaggio dal profilo di Elon Musk

Sul web la chiamano già “amnistia generale” e obiettivamente ci somiglia un po’. Elon Musk aggiunge un altro capitolo di quella che potremmo chiamare la “rivoluzione di Twitter” dopo aver acquistato il social network e annuncia la riattivazione degli account sospesi. Dopo aver lanciato un sondaggio sulla piattaforma al quale hanno partecipato più di tre milioni di account, ha twittato “Vox Populi, Vox Dei” e, ascoltando il volere degli utenti (hanno votato per il SI più del 70% dei partecipanti), ha scritto che “amnesty begins next week”: l’amnistia inizierà dalla prossima settimana”. Il timore è che la decisone di Musk riporterà sul social network account potenzialmente pericolosi e bot, facendo aumentare le truffe e i post ricchi di odio e violenza.

Leggi anche: Twitter files, nuova bufera sull'era pre-Musk: "Utenti in liste nere e post oscurati" Quali account saranno riattivati L’intenzione del nuovo proprietario di Twitter è quello di riportare sulla piattaforma tutti gli account bannati, esclusi quelli che non hanno rispettato la legge o si sono “macchiati” di spam. Quello che non è chiaro è di quali leggi parla Musk (sono diverse in ogni Paese) e cosa verrà etichettato come spam. Il rischio è quello di veder ricomparire sulla piattaforma numerosi bot e profili fake; con i licenziamenti decisi dal tycoon dopo l’acquisizione non sarà semplice effettuare una moderazione e un controllo adeguato. La strategia di Musk La decisone di Musk, molto probabilmente, strizza l’occhio agli inserzionisti pubblicitari. Nuovi utenti (anche se precedentemente bannati) vuol dire comunque un pubblico maggiore da raggiungere e nuovi introiti per il social network. Una decisione drastica ma in linea con il pensiero del nuovo proprietario di Twitter per trovare nuove risorse economiche, risollevarsi dalla crisi. E proteggersi dalla concorrenza di altre piattaforme come Mastodon e Post che stanno facendo registrare un forte aumento degli iscritti, molto probabilmente ex utenti di Twitter scontenti della nuova gestione Musk.