Mercoledì 24 Aprile 2024

"Cavia umana morta in Francia. La ricerca deve prendere altre vie"

Il presidente del Partito animalista europeo, Stefano Fuccelli, riflette sui tragici fatti di questi giorni e sottolinea l'importanza del Tavolo, avviato al Ministero della Salute, sui metodi alternativi alla sperimentazione animale

In gabbia (Foto Ansa)

In gabbia (Foto Ansa)

Roma, 18 gennaio 2016 - E' morta una cavia umana e cinque sono in gravi condizioni a Rennes, in Francia, in seguito alla sperimentazione di un nuovo farmaco. Al momento tutti gli ospedalizzati sono monitorati costantemente per comprendere quanto gravi possano essere i danni cerebrali riportati. L'azienda coinvolta, che realizza studi di questo tipo per le case farmaceutiche, conferma che le procedure adottate sono state correttamente applicate. 

"Un incidente talmente grave che non potevano mettere a tacere. Una tragedia che finalmente fa emergere  la figura della cavia umana a pagamento utilizzata in modo sistematico e diffuso" riferisce una nota del Partito animalista europeo. "Terminata la fase preclinica, cioè la sperimentazione sugli animali, si passa alla fase clinica 1, si inizia quindi a sperimentare sull'uomo sano per individuare la massima dose tollerata (MTD). E' qui che molte cavie umane subiscono seri danni anche irreversibili ma viene prontamente messo tutto a tacere, pagando profumatamente", si legge ancora nella nota del Pae . 

"Questo caso, come per tutti quei farmaci ritirati dal mercato perché nocivi e mortali per l'uomo, conferma il fallimento della sperimentazione animale quale metodo predittivo per il genere umano. Le cavie umane si sottopongono alla sperimentazione soltanto dopo aver sottoscritto il consenso volontario e informato per cui vengono rassicurati sull'assenza di rischi per la propria salute poiché nella fase preclinica gli esperimenti sugli animali avevano dato brillante esito. Evidentemente non è così. I ricercatori e gli sperimentatori clinici non sono a conoscenza né dei rischi che corre la cavia né i benefici che potrebbe trarne. Se avessero informazioni predittive dal modello animale non sarebbe necessario fare sperimentazione sull'uomo. La legge impone agli sperimentatori clinici di informare la cavia mentre, nella realtà, è la cavia in sperimentazione che informa i ricercatori degli effetti della sostanza" dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli.

"Anche per l'AIFA, l'agenzia italiana del farmaco, la sperimentazione animale non è attendibile visto che l'attuale campagna di comunicazione istituzionale, Farmaci e Pediatria, asserisce che lattanti, bambini ed adolescenti non sono adulti in miniatura pertanto invita a non somministrare farmaci non sperimentati per uso pediatrico. Se la correlazione tra un adulto ed un bambino  non dà concordanza di risultati figuriamoci come sia possibile averla con un topo. Che un farmaco possa avere un effetto particolarmente positivo su un certo sottogruppo di pazienti, e magari funzionare poco o per niente nella maggioranza od addirittura avere effetti nocivi e mortali viene di solito scoperto per caso, analizzando solo ex post i risultati", prosegue la nota di Fuccelli. 

"I decessi per cause iatrogene ovvero per effetti collaterali, interazione e sbagliata somministrazione dei farmaci rappresentano la terza causa di morte a livello planetario, dopo l'infarto ed il cancro. I farmaci anziché curare, spesso uccidono. Perlomeno fino ad oggi è stato così con la ricerca che prevede la pratica della vivisezione, step obbligatorio per legge, attualmente definita sperimentazione animale", continua il presidente del Pae. 

"Ma la ricerca scientifica sta cambiando, è il presidente della nazione più potente al mondo ad annunciarlo nell'ultimo discorso sullo stato dell'Unione. Come un lancio sulla Luna la sfida di Barack Obama al cancro, grazie alla ricerca globale si sono fatti passi da gigante nella lotta a varie forme di cancro. In prima linea ci sono gli studi compiuti su diagnosi precoce e genomica, per la quale il governo americano ha stanziato oltre 200 milioni di dollari. La tecnologia permetterà alla medicina di precisione di diventare meno costosa e il trattamento specifico eviterà trattamenti empirici (sperimentazione animale) che il più delle volte non sono efficaci e che sono comunque costosi", riferisce ancora Stefano Fuccelli.

"Alla fine questo medicinale sarà più efficace, darà migliori risultati e costerà meno - è il commento del professore Virgilio Sacchini, luminare del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, il più prestigioso ospedale degli Usa per la cura dei tumori, a margine del discorso di Obama - il metodo si applica anche per altre patologie importanti, come quelle cardiovascolari e autoimmuni, oltre che in neurologia". "In Italia il Ministero della Salute ha istituito, a seguito di un accordo politico tra il precedente ministro Balduzzi ed  il PAE,  un tavolo tecnico scientifico sui metodi avanzati, alternativi alla sperimentazione animale, che si prefigge il medesimo obiettivo:  totale affidabilità, riduzione dei costi e dei tempi per la realizzazione dei farmaci al fine di tutelare efficacemente la salute pubblica. - conclude Fuccelli - Il direttore generale del ministero della Salute, Silvio Borrello, coadiuvato da un valido staff, sta conducendo egregiamente i lavori del tavolo, i cui componenti rappresentano l'eccellenza italiana nella ricerca scientifica avanzata , con un progetto ambizioso ma realizzabile, quello di portare avanti l'Italia, quale Stato membro più virtuoso di tutta l'Unione, per le scoperte scientifiche sulla tutela della salute pubblica."  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]