Mercoledì 24 Aprile 2024

Monaco buddista apre il tempio ai randagi: "Non posso vederli morire"

Cina. "So - riferisce - che qui non hanno la migliore delle vite possibili, ma almeno possono sopravvivere". Non va dimenticato che nel Paese gli animali vivono condizioni difficili

Alcuni dei gatti ospiti del monaco (AFP)

Alcuni dei gatti ospiti del monaco (AFP)

Roma, 3 dicembre 2015 - Decine e decine, cani e gatti. Vivono con poco, a volte hanno problemi di salute. Non è il posto migliore del mondo per loro, ma almeno sono vivi. E' questa la filosofia di un monaco buddista che vive in un tempio alla periferia di Shanghai. Un monaco di nome Zhi Xiang ha dato rifugio a circa 100 animali tra cani e gatti randagi presso il tempio Bao'en.

Il suo è un gesto di altruismo che spiega con parole semplici: "Non riesco a vederli morire per la strada. So che non posso offrire loro una buona vita qui, ma almeno posso tenerli in vita". Un poco di cibo e tutto l'amore che il religioso riesce a dare loro. Che non è poco. Non si può dimenticare che, in Cina, la vita di un cane o di un gatto vale meno di niente. In alcune zone del Paese, poi, c'è un fiorente commercio di animali rubati alle famiglie o catturati per strada per l'industria della carne di cane e gatto. Una situazione terribile anche se, secondo le organizzazioni animaliste cinesi, la sensibilità comune sta cambiando e sempre più le famiglie cinesi scelgono di condividere la vita con un animale domestico. Ma ci vorrà molto tempo prima che le cose cambino fino nel profondo. Nell'attesa, il generoso monaco buddista ospita i randagini che può. Con grande generosità. Per loro ha riservato spazi appositi all'interno del perimetro del tempio. Lorenzo Gallitto Per contatti con la nostra redazione: [email protected]