Giovedì 18 Aprile 2024

Il Pae si schiera con la sindaca: "Basta illegalità"

Il presidente del Partito animalista europeo, Stefano Fuccelli, plaude all'iniziativa dell'amministrazione capitolina

Cani in canile in una foto di repertorio (Fotolive)

Cani in canile in una foto di repertorio (Fotolive)

Roma, 17 gennaio 2017 - "I canili comunali capitolini non verranno più gestiti dall’associazione privata AVCPP che si era insediata da oltre vent’anni senza bando e gara pubblica. Da oggi l'insediamento del nuovo affidatario legittimo.  Abbiamo denunciamo all’Autorità giudiziaria tutte le irregolarità ed illegalità perpetrate dal soggetto privato Avcpp, dallo sperpero di denaro pubblico alla mancanza del bando per l’assegnazione dei canili fino al maltrattamento animali per sovraffollamento, uno stato contra legem accertato dall'Anac riportato nella recente Delibera 759 a firma del magistrato Cantone".  E' quanto riporta una nota del presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli. "Dopo vent’anni ci siamo tolti il cancro della gestione Avcpp, associazione privata volontari canile Porta Portese, che spartiva milioni di euro ogni anno speculando sui cani ai quali andavano solo le briciole" continua Fuccelli. Il meccanismo è il medesimo impiegato nei centri di accoglienza finiti sotto inchiesta, secondo il presidente del Pae: "solo il 10% dei 4.2 milioni di euro annui è destinato ai mantenimento dei cani il resto è per garantire stipendi ai responsabili dei Volontari Canile Porta Portese e consulenze varie".   "La medesima associazione dal 1997 senza aver mai vinto gara d’appalto o bandi pubblici lavora grazie a 56 proroghe di rinnovi di affidamenti diretti in convenzione, pratica illegale visto l’ammontare dei finanziamenti" insiste Fuccelli.

"Ciò fa si che per ogni animale siano erogati fondi che vanno straordinariamente al di sopra delle medie nazionali, 18 euro contro i 3,5/4,5 euro, a fronte di una situazione igienico-sanitaria peggiore di molte altre visto che la Asl ha determinato la chiusura definitiva della metà delle strutture e la messa a norma delle restanti.  Una gestione colpevole, oltretutto, di non essere mai riuscita, in decenni di attività, a far scendere il numero dei cani detenuti sotto il tetto minimo di 1.000, numero necessario per garantire l’erogazione dei fondi concordati. Il Pae plaude la scelta dell'Amministrazione Raggi per avere troncato con il passato, una scelta difficile ma necessaria per ripristinare la legalità, una nota di merito anche per la dottoressa Matassa responsabile dell'Ufficio Tutela benessere Animali che segue personalmente la vicenda dei canili comunali" conclude il presidente del Pae. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]