Sit in e volantinaggio contro la macellazione rituale

San Miniato. Una giornata di moblitazione in Toscana per sollecitare il governo a esaminare la proposta di legge sul divieto assoluto di utilizzo di queste pratiche

Un momento del sit in

Un momento del sit in

Roma, 22 marzo 2015 - L'Associazione Animalisti Italiani Onlus, con la collaborazione di Irriducibili Liberazione Animale, ha protestato ieri pomeriggio davanti ai cancelli del Mattatoio comunale di San Miniato contro la macellazione rituale. La pratica, che prevede di uccidere gli animali mediante sgozzamento con la recisione della giugulare per permettere al sangue, considerato un elemento impuro, di defluire completamente e non essere mangiato, viene effettuata anche nella cittadina toscana in deroga al Decreto Legislativo n. 333 del 1998 che prevede che l’animale prima di essere ucciso debba essere privo di coscienza, in modo da evitargli ulteriori sofferenze.

A questo proposito lo scorso novembre gli Animalisti Italiani Onlus ha lanciato una petizione per chiedere al parlamento di calendarizzare, discutere e votare la proposta di legge n. 1225 “Modifiche al decreto legislativo 1° settembre 1998, n. 333, recante attuazione alla direttiva 93/119/CE relativa alla protezione degli animali durante la macellazione o l’abbattimento” e al Governo di vietare del tutto la macellazione rituale religiosa in Italia.

“La nostra è una battaglia di civiltà che ha a che fare con il benessere degli animali e con la laicità dello stato - dichiara il Presidente degli Animalisti Italiani Onlus (www.animalisti.it) Walter Caporale - L'abbiamo iniziata da San Miniato lo scorso settembre impedendo all'Azienda Agricola Romilda di iniziare il rito con macellazione rituale. Da quel momento abbiamo più volte chiesto chiarimenti sulle autorizzazioni concesse al sindaco di San Miniato, alla Asl competente, al presidente della Regione Toscana Rossi. Non abbiamo ottenuto ancora le nostre risposte, ma non ci fermiamo di certo qui. Continueremo fino a quando questa barbarie non venga più perpetrata non solo a San Miniato, ma anche nel resto del nostro Paese”.

Al presidio animalista era presente anche il veterinario competente della Asl 11 di Empoli.. Assente invece il sindaco della cittadina toscana Vittorio Gabbanini che in una nota si è limitato a dire che “al Consorzio Macelli non viene praticata alcuna macellazione rituale oramai da 5 anni”. Eppure i numerosi cittadini presenti sostengono il contrario e si chiedono dove venga venduta la carne macellata nella cittadina toscana.

Gli animalisti hanno concluso il presidio depositando davanti al cancello del Mattatoio una corona di fiori e osservando un minuto di silenzio in memoria degli animali sgozzati con rito religioso. In seguito dei palloncini bianchi con un agnellino stilizzato sono stati fatti volare. Il pomeriggio si è concluso per le vie di San Miniato con un volantinaggio degli animalisti e un invito a una Pasqua senza il consumo di agnello. Primo giorno di una campagna intitolata #SaveTheLamb che toccherà l'apice domenica 29 marzo quando in numerosissime chiese e piazze d'Italia i volontari degli Animalisti Italiani Onlus sensibilizzeranno i cittadini del Belpaese a risparmiare la vita a dei piccoli neonati. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]